L’interruzione della prescrizione disciplinare (anche da parte dell’incolpato)

In ragione della natura pubblicistica e della specialità della materia, durante il procedimento disciplinare davanti al Consiglio dell’Ordine, la prescrizione è soggetta ad interruzione con effetti istantanei, non solo dall’atto di apertura del procedimento, ma anche da tutti gli atti procedimentali di natura propulsiva, probatoria, o decisoria, nonché dagli atti provenienti dallo stesso incolpato, pure […]

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Il dies a quo della prescrizione disciplinare nel caso di illecito deontologico permanente o continuato

Il dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la […]

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In dubio pro reo: il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinare

Va accolto il ricorso avverso la decisione disciplinare del C.d.O. allorquando la prova della violazione deontologica non si possa ritenere sufficientemente raggiunta, per mancanza di prove certe o per contraddittorietà delle stesse, giacché l’insufficienza di prova su un fatto induce a ritenere fondato un ragionevole dubbio sulla sussistenza della responsabilità dell’incolpato, che pertanto va prosciolto […]

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Il procedimento disciplinare non presuppone un esposto ma è attivabile d’ufficio

Il C.d.O. degli avvocati ha il potere dovere di promuovere d’ufficio l’azione disciplinare e l’esercizio di tale potere non è condizionato dalla tipologia della fonte della notizia dell’illecito disciplinare rilevante, che può essere costituita anche dalla denuncia di persona non direttamente coinvolta nella situazione nel cui ambito l’illecito è stato posto in essere (Nel caso […]

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L’assenza (volontaria o involontaria) all’udienza non ha, di per sè, rilievo disciplinare

Non ha, di per sè, rilievo disciplinare l’assenza all’udienza, sia essa volontaria (potendo per ipotesi anche corrispondere a strategia processuale, di cui la parte possa anche giovarsi), o involontaria (ove sia un evento del tutto eccezionale nel curriculum professionale dell’incolpato, tanto da escludersi trascuratezza degli interessi della parte assistita). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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La radiazione di diritto dall’albo non può essere automaticamente inflitta

La procedura per la radiazione di diritto ex art. 42 lett. b. R.d.l. 1578/33 deve essere deliberata del C.O.A. sentito il professionista; in ogni caso, secondo una interpretazione costituzionalmente orientata delle norme, qualsivoglia sanzione -ivi comprese, pertanto, anche quelle che operano di diritto- non può essere automaticamente inflitta ma deve essere adottata a seguito di […]

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La sanzione disciplinare nel caso di molteplici addebiti

In ossequio al principio enunciato dall’art. 3 del codice deontologico forense (ora, 21 ncdf), nei procedimenti disciplinari ciò che forma oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato, sia al fine di valutare la condotta in generale sia al fine di infliggere la sanzione più adeguata, che dovrà essere unica nell’ambito di uno stesso procedimento, […]

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I benefici legali ottenuti in sede penale non rilevano, di per sè, in sede disciplinare

La concessione dei benefici della non menzione e della sospensione della pena (che in sede penale costituisce conseguenza della scelta del rito e dell’incensuratezza) è sostanzialmente ininfluente in sede disciplinare, ove infatti la valutazione della condotta dell’incolpato non può prescindere dalla considerazione dell’appartenenza ad una categoria onerata dello svolgimento di un ministero professionale di alta […]

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L’efficacia, in sede disciplinare, della sentenza di patteggiamento

Ancorché il procedimento disciplinare sia autonomo rispetto al procedimento penale aperto per lo stesso fatto, a norma dell’art. 653 c.p.p. la sentenza penale di applicazione di pena su richiesta delle parti e` equiparata alla sentenza di condanna. Ne consegue che essa esplica funzione di giudicato nel procedimento disciplinare quanto all’accertamento del fatto, alla sua illiceita` […]

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