L’omessa restituzione di atti e documenti a cliente e parte assistita

Costituisce illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, in violazione dell’art. 33 cdf, ometta di restituire e consegnare tempestivamente a cliente e parte assistita gli atti ed i documenti concernenti il mandato professionale, ad eccezione della corrispondenza riservata ex art. 48 cdf. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Angelini), sentenza n. 421 del 15 novembre 2024

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Inadempimento del mandato e mancate o false informazioni al cliente

Viene meno ai doveri di diligenza, dignità, correttezza e decoro della professione forense l’avvocato che non dia corso al mandato ricevuto (art. 26 cdf) e dia false rassicurazioni al cliente sullo stato della pratica (art. 27 cdf), trattandosi di comportamenti censurabili che compromettono la credibilità e il ruolo dell’avvocatura e minano l’affidamento dei terzi. Consiglio […]

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La pendenza di altri procedimenti disciplinari non rileva ai fini della dosimetria della sanzione

La pendenza di altro procedimento disciplinare di per sé non può determinare una presunzione di colpevolezza sino a quando non sia intervenuta una sentenza definitiva, sicché non giustifica l’aggravamento della sanzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Consales), sentenza n. 435 del 23 novembre 2024 NOTA:In senso conforme, CNF n. 122/2023, CNF n. 221/2020.

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Il legittimo esercizio del diritto di difesa non può comportare un aggravamento della sanzione disciplinare

La contestazione della propria responsabilità, che non si traduca in un atteggiamento defatigatorio ed ostruzionistico, non giustifica di per sè l’applicazione della sanzione disciplinare in misura aggravata ex art. 22 co. lett. b) cdf. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Consales), sentenza n. 435 del 23 novembre 2024 In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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La prescrizione disciplinare non può essere interrotta per più di 7 anni e mezzo

Ai sensi dell’art. 56 L. n. 247/2012, l’azione disciplinare si prescrive nel termine di sei anni (comma 1), che decorre dalla commissione del fatto o dalla cessazione della sua permanenza; l’interruzione della prescrizione fa decorrere un nuovo termine di cinque anni (comma 3), ma in nessun caso il termine prescrizionale complessivo può essere superiore a […]

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La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio

La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Atzori), sentenza n. 433 del 23 novembre 2024 Consiglio Nazionale […]

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La concomitante udienza penale in cui l’incolpato sia chiamato a comparire quale imputato costituisce legittimo impedimento che impone il rinvio dell’udienza disciplinare

La concomitante udienza penale in cui l’incolpato sia chiamato a comparire quale imputato costituisce legittimo impedimento che impone il rinvio dell’udienza disciplinare, a nulla rilevando in contrario né che il dibattimento venga già da un rinvio, né che l’incolpato sia stato assente alla precedente udienza penale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Secchi Tarugi), […]

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La sentenza penale di prescrizione del reato non impone il proscioglimento dell’incolpato in sede disciplinare

La prescrizione del reato pronunciata a conclusione del processo penale non è ostativa alla valutazione in sede disciplinare della condotta dell’avvocato in base alle risultanze processuali, valutate secondo il libero convincimento, ai fini del proscioglimento dell’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Brienza), sentenza n. 431 del 23 novembre 2024

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