Consumazione dell’impugnazione al CNF e memorie illustrative

Le memorie illustrative non possono rivestire altra finalità che quella di chiarire le ragioni esposte a sostegno dei motivi nel ricorso e non possono, quindi, contenere nuovi motivi di impugnazione o illustrare nuove questioni, a pena di inammissibilità (Nel caso di specie, il ricorrente eccepiva di non essere stato ascoltato nel procedimento innanzi al Consiglio locale […]

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Procedimento disciplinare: mancanza del numero legale a seguito di astensione o ricusazione

Allorquando, a causa delle contemporanea astensione di tutti o della maggioranza dei Consiglieri del COA distrettuale di appartenenza (ovvero per effetto della ritenuta fondatezza dei motivi di ricusazione), venga meno il numero legale per deliberare, la decisione deve essere assunta dal COA costituito presso la sede della Corte di Appello più vicina, alla stregua dell’art. […]

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Sospensione cautelare: per il “clamor” basta anche una sola notizia di stampa

Rispetto ad una vicenda che può dar luogo all’adozione di una misura cautelare sospensiva, ciò che rileva è che essa abbia avuto un impatto tale da non restare confinata nel ristretto ambito professionale, ma abbia avuto in concreto un rilevante impatto esterno nell’opinione pubblica, costituendo un evidente vulnus per la stessa funzione sociale della professione, […]

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Caratteristiche e funzioni della sospensione cautelare

La sospensione cautelare ex art. 43, comma 3°, R.D.L. n. 1578/1933 (ratione temporis applicabile, ora art. 60 L. n. 247/2012) non ha natura di sanzione, costituendo piuttosto un provvedimento amministrativo a carattere provvisorio, avente natura propriamente discrezionale, svincolato dal procedimento disciplinare (di cui non presuppone la apertura), la cui ratio va individuata nell’esigenza di tutelare […]

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La difesa non giustifica l’offesa: illecito definire controparte “sinistro personaggio”

La tutela del diritto di difesa e critica, il cui esercizio non può travalicare i limiti della correttezza e del rispetto della funzione, non può tradursi, ai fini dell’applicazione della relativa “scriminante”, in una facoltà di offendere, dovendo in tutti gli atti ed in tutte le condotte processuali rispettarsi il dovere di correttezza, anche attraverso […]

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Il diritto-dovere di difesa non giustifica l’uso di espressioni sconvenienti ed offensive

Benché l’avvocato possa e debba utilizzare fermezza e toni accesi nel sostenere la difesa della parte assistita o nel criticare e contrastare le decisioni impugnate, tale potere/dovere trova un limite nei doveri di probità e lealtà, i quali non consentono di trascendere in comportamenti non improntati a correttezza e prudenza, se non anche offensivi, che […]

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Decisione disciplinare e motivazione sintetica

E’ valida quella motivazione che, a sostegno della decisione adottata, esponga ragioni che siano oggettivamente adeguate sul piano della logico e su quello delle massime di esperienza, senza che, a tal fine, sia necessario un particolareggiato esame e una specifica confutazione di tutte le questioni sollevate, né una precisa esposizione di tutte le fonti di […]

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Decisione disciplinare: superfluo confutare tutte le contrarie questioni rigettate

E’ valida la decisione disciplinare che abbia una motivazione, seppur sintetica, congrua e corretta, tale da far individuare l’iter logico seguito dall’organo giudicante, senza che sia necessario a tal fine un particolareggiato esame e una specifica confutazione di tutte le questioni sollevate, né una precisa esposizione di tutte le fonti di prova. Consiglio Nazionale Forense […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Al fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è stato […]

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