L’incarico conciliativo ricevuto da più parti deve essere svolto con imparzialità

L’avvocato che riceva un incarico a carattere sostanzialmente conciliativo da più parti deve agire nell’interesse di tutte con imparzialità e non di una sola parte in particolare, e ciò a prescindere dal fatto che alle altre sia, oppure no, derivato un pregiudizio economico concreto, o uno svantaggio negoziale, dalla sua opera. Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

Read More &#8594

Conflitto di interessi: l’illecito (c.d. di pericolo) tutela l’affidamento della collettività sulla capacità degli avvocati di fare fronte ai doveri che l’alta funzione esercitata impone

Il divieto di prestare attività professionale in conflitto di interessi anche solo potenziale (art. 24 cdf, già art. 37 codice previgente) risponde all’esigenza di conferire protezione e garanzia non solo al bene giuridico dell’indipendenza effettiva e dell’autonomia dell’avvocato ma, altresì, alla loro apparenza (in quanto l’apparire indipendenti è tanto importante quanto esserlo effettivamente), dovendosi in […]

Read More &#8594

La diversa qualificazione giuridica del (medesimo) fatto disciplinare contestato non vìola il diritto di difesa

La necessaria correlazione tra addebito contestato e decisione disciplinare non rileva in termini puramente formali, mirando infatti a garantire pienezza ed effettività del contraddittorio sul contenuto dell’accusa e ad evitare che l’incolpato sia condannato per un fatto (naturalisticamente inteso) rispetto al quale non abbia potuto esplicare difesa. Conseguentemente, essa può ritenersi violata esclusivamente in presenza […]

Read More &#8594

La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

Read More &#8594

Formazione permanente: la verifica della “partecipazione continua ed effettiva”

In materia di formazione, i Consigli dell’Ordine hanno l’obbligo di verificare la “partecipazione continua ed effettiva” degli utenti (cfr. Reg. Formazione del Consiglio Nazionale) con le modalità di rilevamento presenza più opportune, tali da consentire di accertare l’eventuale superamento del limite di tolleranza del 20% rispetto alla durata complessiva del corso o convegno, ai fini […]

Read More &#8594

In dubio pro reo: il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinare

Va accolto il ricorso avverso la decisione disciplinare del CDD allorquando la prova della violazione deontologica non si possa ritenere sufficientemente raggiunta, per mancanza di prove certe o per contraddittorietà delle stesse, giacché l’insufficienza di prova su un fatto induce a ritenere fondato un ragionevole dubbio sulla sussistenza della responsabilità dell’incolpato, che pertanto va prosciolto […]

Read More &#8594

Favor rei: l’incolpato deve essere assolto quando non è raggiunta la prova certa della sua colpevolezza

Il procedimento disciplinare è governato dal principio del favor per l’incolpato, che è stato mutuato dai principi di garanzia che il processo penale riserva all’imputato, per cui la sanzione disciplinare può essere irrogata, all’esito del relativo procedimento, solo quando sussista prova sufficiente dei fatti contrastanti la regola deontologica addebitati all’incolpato, dovendosi per converso assolversi in […]

Read More &#8594

I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

Accertata la sussistenza degli elementi idonei a sanzionare disciplinarmente la condotta del ricorrente, occorre determinarne la entità, considerando, a tal fine, che agli organi disciplinari è riservato il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura del comportamento deontologicamente non corretto. In particolare, la determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di […]

Read More &#8594