Il provvedimento con cui il Consiglio dell’Ordine procede alla cancellazione del praticante dal Registro di coloro che sono autorizzati al patrocinio, per decorrenza del quadriennio dall’iscrizione, ha natura dichiaratoria di una cessazione della durata dell’autorizzazione che consegue in modo automatico al maturare del quadriennio e non ha natura di provvedimento disciplinare. Ne consegue che per […]
Il provvedimento con cui il Consiglio dell’Ordine procede alla cancellazione del praticante dal Registro di coloro che sono autorizzati al patrocinio, per decorrenza del quadriennio dall’iscrizione, ha natura dichiaratoria di una cessazione della durata dell’autorizzazione, che consegue in modo automatico al maturare del quadriennio e non ha natura di provvedimento disciplinare. Ne consegue che per […]
Deve essere respinta, in ossequio all’art. 3 R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, l’istanza di iscrizione nell’Elenco speciale annesso all’Albo presentata da un dipendente di ente privato. Tale è da ritenersi l’ospedale Vialla Salus in quanto struttura dell’Ente Ecclesiastico Congregazione delle Suore Mantellate Serve di Maria di Pistoia che, come gli altri enti ecclesiastici, è […]
L’incolpato che non si presenti al Consiglio dell’Ordine a rendere le sue giustificazioni in ordine agli addebiti mossigli, nonostante le ripetute convocazioni, viola le norme deontologiche professionali che impongono al professionista iscritto di rendere al Consiglio di appartenenza tutti quei chiarimenti che gli vengano richiesti in ordine a fatti di cui sia stato protagonista e […]
Il professionista nei cui confronti sia stata accertata responsabilità per appropriazione indebita aggravata, con sentenza penale di condanna, successivamente riformata con pronuncia d’appello che ha dichiarato estinto il reato per amnistia, tiene un comportamento contrario ai principi di lealtà e correttezza imposti all’avvocato. Nella fattispecie, in considerazione anche del fatto che l’interessato non si era […]
La valutazione delle prove in positivo o in negativo emersa nel corso di un giudizio disciplinare non può avvenire in base a congetture, ipotesi o illazioni, ma esclusivamente in base a fatti e circostanze, anche di contorno che, che siano rigorosamente certi. (Accoglie parzialmente ricorso contro decisione Consiglio Ordine Parma, 2 ottobre 1987). Consiglio Nazionale […]
Ai sensi dell’art. 59 R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 coloro che intendano proporre impugnazione al Consiglio nazionale forense contro provvedimenti adottati dai Consigli dell’Ordine locali, devono presentare ricorso negli ufficidel Consiglio dell’Ordine che ha emesso la pronuncia. Quest’ultimo, espletati gli adempimenti del caso, trasemtte gli atti al Consiglio nazionale forense. Il ricorso presentato direttamente […]
Competente a decidere sulle infrazioni disciplinari è alternativamente il Consiglio dell’Ordine cui il professionista iscritto e quello dove è stato commesso il fatto. La prevenzione è determinata dal Consiglio che per primo ha iniziato il procedimento (nella fattispecie il Consiglio dell’Ordine di Roma aveva aperto procedimento disciplinare contro un professionista per aver accusato magistrati della […]
Qualora sopravvengano disposizioni di legge relative al condono delle sanzioni disciplinari, diventa priva di rilevanza la discussione sulle modalità di esecuzione della sanzione inflitta. (Dichiara cessata la materia del contendere di cui al ricorso contro decisione Consiglio dell’Ordine di Bari, 15 luglio 1987). Consiglio Nazionale Forense (pres. Grande Stevens, rel. Morlino), decisione del 6 ottobre […]
Le norme a contenuto deontologico emanate dai singoli Consigli dell’Ordine non hanno di per sé efficacia prescrittiva e vincolante per gli iscritti ai relativi Albi professionali. I Consigli dell’Ordine sono legittimati a stabilire criteri di comportamento per i rispettivi iscritti con il valore di consilia, ma non hanno il potere di dettare praecepta, che non […]