Sospeso disciplinarmente l’avvocato condannato per turbativa d’asta

Costituisce (anche) grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato condannato in sede penale per turbativa d’asta (Nel caso di specie, il professionista veniva condannato in sede penale per turbativa d’asta, in concorso con altri soggetti. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha confermato la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione). Consiglio […]

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I condizionamenti subiti dall’incolpato quale partner c.d. “debole” non scriminano né attenuano l’illecito disciplinare

La gravità dell’illecito disciplinare (nella specie, plurimi reati di turbativa d’asta attraverso la violazione del segreto di ufficio e la perpetrazione di falsi) non è scriminata né mitigata sotto il profilo della dosimetria della pena dal fatto che l’incolpato fosse il c.d. partner “debole” sotto il profilo psicologico e volitivo (nella specie, asseriti condizionamenti discendenti […]

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Illecito disciplinare: la resipiscenza e il buon comportamento dell’incolpato successivo al fatto possono mitigare la sanzione

La sanzione irrogata dal Consiglio territoriale, ad onta della gravità oggettiva delle violazioni incidenti su valori rilevanti della deontologia forense, ben può essere ridotta nella misura qualora, l’incolpato ammetta le proprie responsabilità e dimostri consapevolezza del proprio errore ove tale suo comportamento successivo al fatto indichi un riallineamento alla correttezza della condotta. Consiglio Nazionale Forense […]

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La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio

La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Rivellino), sentenza n. 418 del 13 novembre 2024

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La prescrizione disciplinare non può essere interrotta per più di 7 anni e mezzo

Ai sensi dell’art. 56 L. n. 247/2012, l’azione disciplinare si prescrive nel termine di sei anni (comma 1), che decorre dalla commissione del fatto o dalla cessazione della sua permanenza; l’interruzione della prescrizione fa decorrere un nuovo termine di cinque anni (comma 3), ma in nessun caso il termine prescrizionale complessivo può essere superiore a […]

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L’omessa fatturazione di compensi percepiti costituisce illecito deontologico di natura permanente

L’omessa fatturazione di compensi percepiti (artt. 16 e 29 cdf), costituisce illecito deontologico di natura permanente, sicché il dies a quo per la decorrenza del termine di prescrizione deve essere individuato nel momento di cessazione della condotta permanente (art. 56 L. n. 247/2012). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Arnau), sentenza n. 411 del […]

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Mancato invio del Modello 5 a Cassa Forense: la sospensione amministrativa è provvedimento autonomo rispetto al procedimento disciplinare

Il mancato invio del Mod. 5 a Cassa forense comporta la sospensione (non disciplinare) dell’iscritto a tempo indeterminato da parte del Consiglio dell’Ordine (art. 17, co. 5, L. n. 576/1980), ferma restando l’autonoma e ulteriore rilevanza deontologica del comportamento stesso (art. 70 cdf). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Cosimato), sentenza n. 423 del […]

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L’obbligo di formazione continua non è assolto mediante l’autoreferenziale richiamo alla propria competenza professionale altrimenti acquisita

Il mancato assolvimento dell’obbligo di formazione continua costituisce presupposto sufficiente per il sorgere del relativo illecito deontologico, non essendo altresì necessario indagare la conoscenza reale del diritto da parte dell’incolpato, tantomeno d’ufficio o sulla scorta di un’autoreferenziale richiamo alla competenza professionale altrimenti acquisita, giacché l’acquisizione dei crediti formativi è proprio il sistema attraverso il quale […]

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La falsificazione di un atto di quietanza e liquidazione dell’assicurazione costituisce grave illecito deontologico

Costituisce grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, in violazione degli artt. 9 e 50 cdf, confezioni un atto di quietanza e liquidazione dell’assicurazione falso, spacciandolo per vero. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. D’Agostino), sentenza n. 422 del 15 novembre 2024 NOTA:In senso conforme, per la falsificazione di:— provvedimenti giudiziari (CNF n. 242/2024, CNF […]

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