I quattro gruppi di incompatibilità della professione di avvocato

Fatte salve eccezioni espresse, l’art. 18 della legge professionale forense riconduce le varie ipotesi di incompatibilità della professione di avvocato sostanzialmente a quattro gruppi: l’esercizio di altra attività di lavoro autonomo (lettera a); l’attività commerciale (lettera b); l’assunzione di cariche societarie (lettera c); l’attività di lavoro subordinato (lettera d). Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. […]

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Le conseguenze della sussistenza di una delle cause di incompatibilità della professione di avvocato

La sussistenza di una delle cause di incompatibilità della professione di avvocato previste dalla legge professionale determina la non iscrizione o, se si tratta di professionista già iscritto, la cancellazione dall’albo, salvo le eventuali violazioni di natura deontologica connesse e conseguenti. Inoltre, un’altra importante ricaduta, derivante dall’esercizio della professione forense in situazione di incompatibilità, è […]

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La ratio delle incompatibilità della professione di avvocato

Le incompatibilità della professione di avvocato previste dalla legge professionale mirano a tutelare, assicurare e garantire l’autonomia e l’indipendenza dell’avvocato, anche per evitare condizionamenti di qualunque genere, al fine di permettere al professionista di svolgere la funzione di assicurare al cittadino la piena ed effettiva tutela dei suoi diritti e ciò in considerazione del rilievo […]

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Professione forense: l’incompatibilità non richiede che la differente attività sia svolta continuativamente o professionalmente

In tema di ordinamento della professione forense, ai sensi della legge n. 247 del 2012, art. 18, comma 1, lett. a), è sufficiente l’iscrizione in un albo professionale, diverso da quelli per cui quest’ultima è ivi espressamente consentita, a determinare l’incompatibilità quanto all’iscrizione all’albo degli avvocati (anche all’elenco speciale di quelli stabiliti), non essendo necessario, […]

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Le incompatibilità professionali sono conformi a Costituzione e ai principi dell’Unione Europea

In tema di ordinamento professionale forense, la ratio della disciplina delle incompatibilità è quella di garantire l’autonomo e indipendente svolgimento del mandato professionale sicché la previsione di specifiche ipotesi di incompatibilità non appare lesiva di precetti costituzionali né dei principi dell’Unione Europea, in quanto frutto di discrezionali scelte del legislatore che trovano giustificazione nella necessità […]

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L’iscrizione in più albi professionali è possibile solo nei casi espressamente consentiti

L’art. 18 L. n. 247/2012 stabilisce che la professione di avvocato è incompatibile “con qualsiasi altra attività di lavoro autonomo svolta continuativamente o professionalmente, escluse quelle di carattere scientifico, letterario, artistico e culturale, e con l’esercizio dell’attività di notaio”; mentre permette “l’iscrizione nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nell’elenco dei pubblicisti e nel […]

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I limiti al sindacato di Legittimità sulle sentenze CNF

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, ai sensi dell’art. 56 del r.d.l. n. 1578 del 1933, soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, con la conseguenza che l’accertamento del fatto, l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, la scelta […]

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La decisione CNF di rigetto della domanda di iscrizione nell’elenco difensori d’ufficio va impugnata dinanzi al CNF stesso

È inammissibile il ricorso in Cassazione avverso la decisione del CNF di rigetto della domanda di iscrizione nell’elenco unico nazionale degli avvocati disponibili ad assumere le difese d’ufficio, giacché la relativa opposizione va proposta dinanzi al CNF stesso, ai sensi dell’art. 7 L. n. 1199/1971 (richiamato dall’art. 1-ter D.Lgs. n. 271/1989), a cui peraltro si […]

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L’avvocato munito di jus postulandi può impugnare in proprio le decisioni del CNF anche se non cassazionista

Ai sensi degli artt. 56 co. 3 R.D.L. n. 1578/1933, nonché 66 e 67 R.D. n. 37/1934 (che hanno carattere derogatorio rispetto al disposto dell’art. 365 cpc), l’avvocato che intenda impugnare con ricorso per Cassazione la decisione del Consiglio nazionale forense può farsi assistere da un avvocato cassazionista munito di procura speciale, ovvero sottoscrivere personalmente […]

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Avvocati stabiliti e dispensa dalla prova attitudinale: irrilevante la mancata comunicazione di avvio del procedimento

Le garanzie procedimentali non costituiscono un mero rituale formalistico, sicché il difetto di comunicazione di avvio del procedimento (art. 21-octies L. n. 241/1990) è ininfluente ove risulti che il contenuto del provvedimento, in quanto vincolato, non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato, siccome rigidamente predisposto da una norma o da altro provvedimento […]

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