La riserva di maggiorare l’importo della parcella in caso di mancato spontaneo pagamento

In caso di mancato spontaneo pagamento da parte del cliente, l’avvocato può richiedere un compenso maggiore di quello previamente indicatogli solo ove ne abbia fatto espressa riserva (art. 29 cdf), la quale, per poter valere come tale, deve contenere la specifica previsione di una maggiorazione dell’importo in mancanza di tempestivo integrale pagamento della somma richiesta. […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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Le eccezioni al divieto di cancellazione dall’albo in pendenza di procedimento disciplinare

Il divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense dell’iscritto che sia sottoposto a procedimento disciplinare (artt. 17, co. 16, e 53 L. n. 247/2012, già art. 37, penultimo comma, RDL n. 1578/1933) è diretto ad evitare che l’inquisito possa sottrarsi al procedimento disciplinare (atteso che con la cancellazione verrebbe meno il potere di supremazia […]

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Le conseguenze del mancato pagamento della tassa di iscrizione all’albo o registro

Il mancato pagamento dei contributi annuali al COA di appartenenza comporta la sospensione amministrativa dell’iscritto ex art. 29, co. 6, L. n. 247/2012, che tuttavia non è sostitutiva ma concorrente con la sanzione deontologica per i medesimi comportamenti ex art. 70 cdf. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Scarano), sentenza n. 35 del 25 […]

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Delibera di cancellazione dall’albo: gli effetti possono retroagire alla data di presentazione della relativa domanda

Gli effetti del provvedimento di cancellazione dall’Albo/Registro/Elenco operano normalmente a partire dal momento dell’assunzione della relativa delibera da parte del Consiglio dell’ordine, che tuttavia può discrezionalmente e prudenzialmente disporre la retroattività degli effetti stessi alla data di presentazione della domanda, secondo modalità tali da non pregiudicare la certezza delle posizioni giuridiche coinvolte, ed in primo […]

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Avvocati stabiliti: il domicilio professionale nel circondario del Tribunale ove ha sede il COA

Il domicilio professionale nel circondario del Tribunale ove ha sede il COA è requisito essenziale per l’iscrizione all’Albo ex art.17, co.1, lett. c, L. n. 247/2012, che è norma applicabile anche all’Avvocato Stabilito, in virtù del rinvio effettuato dall’art. 5 D.Lgs. n. 96/2001. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Stoppani), sentenza n. 33 del 7 […]

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La mancata preventiva audizione dell’interessato nel procedimento di cancellazione amministrativa dall’albo, registro o elenco

In tema di cancellazione dall’albo/registro/elenco forense di natura amministrativa e non disciplinare, la normativa di cui all’art. 17 L. 247/2012 (già art. 37, comma 2, del r.d.l. n. 1578/1933, unitamente al successivo art. 45) deve essere interpretata alla luce dei principi costituzionali (artt. 3, 24 e 97 Cost.) e della legislazione ordinaria in materia di […]

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L’oggetto di valutazione nel procedimento disciplinare è il comportamento complessivo dell’incolpato

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, che non potrà se non essere l’unica nell’ambito dello stesso procedimento, […]

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La registrazione clandestina delle udienze

Le reiterate registrazioni delle udienze, operate in modo clandestino e all’insaputa di tutti i presenti, sia pure in vista di successive produzioni in giudizio, costituiscono una grave violazione deontologica nei confronti dei colleghi, delle parti e degli stessi Magistrati, contravvenendo a quei principi di correttezza e lealtà richiamati nell’art. 38 del codice deontologico forense, e […]

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L’abuso del diritto o del processo può costituire autonomo illecito disciplinare

L’avvocato ha diritto di svolgere, in fatto ed in diritto, con la massima ampiezza, tutte le proprie tesi difensive, senza tuttavia abusare del processo, sicché la reiterata proposizione di eccezioni e di istanze di ricusazione, tutte infondate, può costituire autonomo illecito disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Melogli), sentenza n. 32 del 7 […]

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