Il COA di Nola chiede di sapere se le segnalazioni inviate dalla Cassa e relative al mancato invio del Modello 5 diano luogo soltanto al procedimento di sospensione di cui all’articolo 29, comma 6, della legge n. 247/12 o debbano essere inoltrate anche al Consiglio distrettuale di disciplina per gli adempimenti conseguenti.

Il mancato invio del Modello 5 – che pure dà luogo, per espressa previsione dell’articolo 29, comma 6, a provvedimento di sospensione adottato dal COA, la cui natura disciplinare è espressamente esclusa dalla legge – ha autonomo rilievo sul piano disciplinare (cfr. ex multis, CNF, sentenza 177 del 25 ottobre 2021). Ne consegue che le […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se possa rimanere iscritto nell’elenco speciale degli avvocati dipendenti di enti pubblici un avvocato che eserciti la professione nell’esclusivo interesse di istituzioni europee, al di fuori del territorio italiano, ove la pec è sostituita da altri sistemi di comunicazione certificata.

Con il parere n. 13/2016, il Consiglio nazionale forense ha ritenuto possibile l’iscrizione nell’elenco speciale di un avvocato che eserciti la professione alle dipendenze di una istituzione dell’Unione europea, in particolare presso la Banca europea degli investimenti, affermando in particolare che: “Essa appartiene dunque ad un ordinamento giuridico che, seppur distinto, è profondamente integrato con […]

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PRINCIPIO ACCUSATORIO – MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLA PROVA CERTA DELL’ADDEBITO DISCIPLINARE – PROSCIOGLIMENTO DELL’INCOLPATO – NECESSITA’

Il procedimento disciplinare forense ha natura accusatoria, sicché deve pronunciarsi il proscioglimento dell’incolpato in assenza di prova certa o in presenza di prova contraddittoria dei fatti posti a fondamento della contestazione. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Amodio, rel. Andreottola), decisione n. 2 del 17 gennaio 2022

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Alla cancellazione dall’albo/registro/elenco per mancanza dei requisiti di iscrizione non si applicano le norme sul procedimento disciplinare

Al procedimento di cancellazione dall’albo per mancanza dei requisiti di iscrizione (art. 17 L. n. 247/2012) non si applicano le norme che regolano il procedimento disciplinare (secondo cui nessuna sanzione “può essere inflitta senza che l’incolpato sia stato citato a comparire davanti ad esso, con l’assegnazione di un termine non minore di dieci giorni, per […]

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Avvocati stabiliti: la cancellazione non disciplinare dall’elenco speciale avviene senza dover coinvolgere nell’istruttoria l’Autorità che ha rilasciato il titolo abilitante

L’art. 11 D.Lgs. n. 96/2001 (secondo cui, prima di avviare un procedimento disciplinare nei confronti dell’avvocato stabilito, il Consiglio territoriale ne dà comunicazione alla competente organizzazione professionale dello Stato membro di origine) non si applica ai procedimenti relativi alla tenuta degli albi, non essendovi previsioni in tal senso, né con riferimento all’iscrizione, né alla cancellazione. […]

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Avvocati stabiliti: il COA deve tutelare la funzione giudiziaria, al fine di evitare che operino in Italia soggetti scarsamente qualificati

In tema di avvocati stabiliti, è compito del Consiglio dell’Ordine apprestare tutela alla funzione giudiziaria in Italia, ossia evitare che operino soggetti scarsamente qualificati o che siano all’oscuro delle peculiarità del diritto italiano. Nell’esaminare la domanda di dispensa dalla prova attitudinale, pertanto, il COA deve procedere a verificare -attraverso i propri ampi poteri istruttori- che […]

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Avvocati stabiliti: prestazioni giudiziali e stragiudiziali

In forza del combinato disposto degli artt. 8 e 10 del D.Lgs n. 96/2001, è necessario che l’avvocato stabilito agisca di intesa con un professionista abilitato ad esercitare la professione di avvocato solamente nell’ipotesi di prestazioni giudiziali e non nelle ipotesi di prestazioni stragiudiziali. Inoltre, l’avvocato stabilito ha diritto di esercitare la professione di avvocato […]

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Avvocati stabiliti: i presupposti per la dispensa dalla prova attitudinale

Al fine di conseguire la dispensa dalla prova attitudinale, l’esercizio della professione forense da parte dell’avvocato stabilito deve essere: a) di durata non inferiore a tre anni scomputando gli eventuali periodi di sospensione; b) effettivo e quindi non formale o addirittura fittizio; c) regolare e quindi nel rispetto della legge forense e del codice deontologico; […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territoriale

La mancanza di adeguata motivazione (nella specie, peraltro esclusa) non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie, ivi compresa una diversa qualificazione alla violazione contestata. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità […]

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La compensazione (con obbligo di rendiconto): quando l’avvocato può trattenere per sè le somme riscosse per conto del cliente

L’avvocato è tenuto a mettere immediatamente a disposizione della parte assistita le somme riscosse per conto di questa (art. 31 cdf, già art. 44 codice previgente), fatto salvo il consenso prestato dal cliente in modo specifico e dettagliato (dovendo egli conoscere l’esatto contenuto dell’obbligazione), ovvero quando si tratti di somme liquidate in sentenza a carico […]

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