Va rigettato il ricorso con cui l’interessato impugni la decisione del C.d.O. di non doversi procedere per intervenuta prescrizione in luogo di una formula più favorevole, in applicazione analogica dell’art. 129 c.p.p., qualora il Consiglio correttamente non abbia ravvisato la sussistenza degli estremi per una piena assoluzione nel merito dell’incolpato, in ordine ai comportamenti addebitati. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Bolzano, 2 febbraio 2007).
Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. VACCARO), sentenza del 4 giugno 2009, n. 63
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 63 del 04 Giugno 2009 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Bolzano, delibera del 02 Febbraio 2007
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