Costituisce violazione dei principi deontologici di lealtà e correttezza il comportamento dell’avvocato che trattenga una somma di denaro destinata alla parte assistita restituendola frazionatamente solo dopo sollecitazioni, diffide e minacce di azioni giudiziarie. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Milano, 9 dicembre 1991).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Giorgino), sentenza del 30 maggio 1994, n. 55
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 55 del 30 Maggio 1994 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 09 Dicembre 1991 (sospensione)
0 Comment