Cancellazione disciplinare dall’albo e domanda di reiscrizione

In presenza di una domanda di reiscrizione nell’albo degli avvocati di colui che abbia in precedenza subito la sanzione disciplinare della cancellazione, non trova applicazione, in via d’interpretazione analogica, l’art. 47 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578 – secondo cui l’avvocato radiato dall’albo non può esservi nuovamente iscritto prima che siano trascorsi cinque anni […]

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L’apertura del procedimento disciplinare non presuppone necessariamente un esposto

Il C.d.O. degli avvocati ha il potere dovere di promuovere d’ufficio l’azione disciplinare allorquando venga a conoscenza di fatti lesivi dell’onore dei professionisti iscritti e del decoro della classe forense, l’esercizio di tale potere non è condizionato dalla tipologia della fonte della notizia dell’illecito disciplinare rilevante, che può essere costituita anche dalla denuncia di persona […]

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Prescrizione disciplinare e procedimento penale

L’azione disciplinare si prescrive nel termine di cinque anni (ora, sei) decorrenti dai fatti contestati nonostante l’identità dei fatti contestati in sede penale, qualora l’apertura del procedimento disciplinare – pur disposta successivamente al passaggio in giudicato della sentenza penale – contenga il capo d’incolpazione formulato con riferimento ai fatti e non alla sentenza di condanna. […]

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Il decorso della prescrizione disciplinare nel caso di procedimento penale

In tema di procedimento disciplinare, derivante da fatti costituenti reato per cui sia iniziata un’azione penale, il termine di prescrizione decorre dal passaggio in giudicato della sentenza penale, purché il procedimento disciplinare sia stato aperto e successivamente sospeso sino all’esito del giudizio penale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Damascelli), sentenza del 17 luglio […]

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Non costituisce illecito disciplinare ex se il comportamento dell’avvocato che, per strategia, non si presenta all’udienza penale

La mancata partecipazione del difensore di fiducia all’udienza comporta, ex art. 484 c.p.p., la nomina di un difensore di ufficio, secondo le formalità previste dall’art. 97, comma 4, c.p.p., il quale opera in sostituzione di quello di fiducia. La valutazione della condotta processuale tenuta dal difensore, dettata dalle più svariate ragioni, in assenza di precise […]

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Rinunzia al ricorso e cessazione della materia del contendere

La rinunzia al ricorso, ritualmente formulata, comporta l’improcedibilità dell’impugnazione, con conseguente estinzione del giudizio per cessazione della materia del contendere. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Morlino), sentenza del 17 luglio 2014, n. 95 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Salazar), sentenza del 10 giugno 2014, […]

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La rilevanza deontologica della vita privata del professionista

L’illecito disciplinare prescinde dalla natura personale o privata del comportamento posto in essere dall’avvocato qualora assuma rilevanza esterna e possa incidere negativamente sul prestigio, la dignità e il decoro della classe forense: tale principio mira infatti a tutelare l’immagine dell’avvocato che in quanto collaboratore della giustizia deve improntare la sua condotta a criteri di correttezza […]

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La sospensione feriale dei termini non opera nel procedimento disciplinare di primo grado

La natura amministrativa e non giurisdizionale del procedimento disciplinare consente al Consiglio dell’Ordine una scansione delle fasi e delle attività consiliari meno rigida che, fermo restando il diritto di difesa e il rispetto delle disposizioni di cui al R.D.L. n. 1578/33 e RD n. 37/1934, non impone l’applicazione della normativa relativa alla sospensione dei termini […]

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La notifica della decisione disciplinare all’indirizzo dello studio professionale dell’incolpato

E’ valida e regolare la decisione disciplinare notificata all’indirizzo dello studio professionale dell’incolpato, quale suo domicilio eletto, mediante consegna a persona addetta all’ufficio stesso qualificatosi come collaboratore di studio e pure presente nella relativa carta intestata (Nella specie, il professionista eccepiva l’asserita nullità della notifica perché effettuata a mani di soggetto con cui dichiarava di […]

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Non costituisce illecito disciplinare ex se il comportamento dell’avvocato che, per strategia, non si presenta all’udienza penale

La mancata partecipazione del difensore di fiducia all’udienza comporta, ex art. 484 c.p.p., la nomina di un difensore di ufficio, secondo le formalità previste dall’art. 97, comma 4, c.p.p., il quale opera in sostituzione di quello di fiducia. La valutazione della condotta processuale tenuta dal difensore, dettata dalle più svariate ragioni, in assenza di precise […]

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