Il COA di Foggia chiede di sapere se possa disporsi l’integrazione nell’albo ordinario di un avvocato stabilito in origine iscritto nella sezione speciale in quanto in possesso del titolo spagnolo di abogado non esercente, ottenuto sulla base dei titoli richiesti all’epoca dell’originaria iscrizione (2017).

Come affermato da ultimo dal Consiglio nazionale forense nel proprio parere n. 39/2017 “la condizione di non esercente non è ostativa all’iscrizione nella sezione speciale […] in considerazione, a tacer d’altro, dell’assorbente rilievo che l’esercizio effettivo della professione nel paese di origine non è tra i requisiti previsti, per l’iscrizione nella sezione speciale, dal D. […]

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Il COA di Milano chiede se sia possibile procedere all’iscrizione per trasferimento, a seguito del nulla osta rilasciato dall’ordine di provenienza di un avvocato a carico del quale risulti la pendenza di procedimento disciplinare.

Come correttamente riportato dal quesito, l’orientamento costante del Consiglio Nazionale Forense sia in sede giurisdizionale che in sede consultiva esclude che il trasferimento presso altro ordine – implicando la cancellazione dell’iscritto dall’ordine di provenienza – possa avvenire in presenza di procedimenti disciplinari pendenti. Tale divieto si applica tanto all’ordine di provenienza, che non può rilasciare […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo. […]

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Il COA di Spoleto formula quesito in merito alla sussistenza dei requisiti per l’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati dipendenti di enti pubblici nel caso di un avvocato che abbia sottoscritto un contratto di impiego a tempo determinato per un anno, eventualmente prorogabile e infine prorogato fino al 5 settembre 2024, nel quale si preveda che l’incarico è revocato e il contratto risolto in caso di inosservanza delle direttive del presidente e che è facoltà del Presidente dell’ente revocare l’incarico in caso venga meno il rapporto fiduciario ovvero sussistano precise ragioni di interesse pubblico, concrete ed attuali.

Secondo la consolidata giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense: L’iscrizione nell’Elenco Speciale annesso all’Albo, nei limiti consentiti dall’art. 18 L. n. 247/2012 (già art. 3 del R.D.L. n. 1578/1933), presuppone il concorso di tre elementi imprescindibili: (i) deve esistere, nell’ambito strutturale dell’ente pubblico, un ufficio legale che costituisca un’unità organica autonoma; (ii) colui che richiede l’iscrizione […]

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Il COA di Palermo chiede di sapere “se i soggetti che abbiano iniziato il tirocinio ex art. 73 dopo il 01/04/2022 e che si siano iscritti al Registro dei praticanti successivamente al 01/04/2022, debbano frequentare i corsi di formazione obbligatoria ex art. 43, L. 247/2012”.

L’articolo 5 del d.m. n. 17/18 – in attuazione dell’articolo 43 della legge n. 247/12 – prevede che il corso di formazione “ha una durata minima non inferiore a centosessanta ore, distribuite in maniera omogenea nell’arco dei diciotto mesi di tirocinio, secondo modalità ed orari idonei a consentire l’effettivo svolgimento del tirocinio professionale, senza pregiudicare l’assistenza alle udienze […]

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Il COA di Catania formula i seguenti quesiti: 1. se la nomina del difensore d’ufficio nei procedimenti di cui in narrativa possa avvenire esclusivamente attraverso l’indicazione di nominativi di Avvocati iscritti nell’Elenco unico ex art. 29 Disp. Att. c.p.p.; 2. ove invece possa darsi accesso alla formazione e creazione di elenchi distinti, se i COA hanno o meno mantenuto, sia pure in via residuale ed in particolare nella materia in discussione, la facoltà di formare elenchi di Avvocati che abbiano una specifica e comprovata preparazione, disponibili ad assumere le difese d’ufficio, indipendentemente dalla loro iscrizione nell’elenco unico nazionale, da indicare, nel rispetto dei criteri di rotazione, alle Autorità, ovvero alle parti, che ne facciano richiesta. Quali, in tal caso siano i requisiti per l’inserimento nei relativi elenchi; 3. se comunque, in caso di designazione da parte del giudice, ed a prescindere da eventuali ipotesi di invalidità e irregolarità della nomina, l’Avvocato che non sia iscritto nell’elenco unico nazionale ex art 29 Disp. Att. c.p.p. commette illecito disciplinare assumendo il patrocinio dello straniero e/o richiedente protezione internazionale; 4. se, in ogni caso di designazione da parte del giudice, l’Avvocato che si astiene, ritenendo di non avere sufficienti competenze, commette illecito disciplinare.

Le questioni che sottopone il COA richiedente attengono alla difesa di ufficio nei procedimenti di immigrazione e protezione internazionale.Occorre premettere che il diritto alla protezione internazionale appartiene alla sfera dei diritti soggettivi e trova il suo fondamento nell’art. 10 comma 3° della Costituzione Italiana, nella Convenzione di Ginevra del 1951, nella Cedu e nella Carta […]

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Il COA di Roma chiede di esprimere parere circa la possibilità, nell’ambito delle liste dei difensori di ufficio dal Consiglio predisposte, e nel pieno rispetto della disciplina dell’elenco Unico Nazionale tenuto da codesto CNF, e del sistema di turnazione giornaliero di sostituzione in udienza, al fine di garantire il regolare svolgimento dei processi, in caso di impedimento del collega difensore di turno e prima ancora dell’inizio del turno stesso, che sia il medesimo Consiglio ad indicare e nominare il sostituto del difensore di turno, sempre nel pieno rispetto del criterio di rotazione, escludendo la possibilità di delega diretta da parte del turnista impedito”.

Si premette che il COA richiedente ha, sostanzialmente, già formulato il medesimo quesito relativo, però, alla possibilità di “predisporre un Regolamento interno del Coa territoriale disciplinante le Difese di Ufficio che preveda che, prima del singolo incarico processuale derivante dal turno, quando il difensore di turno giornaliero per le sostituzioni in udienza ex art. 97 […]

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Il COA di Ivrea formula quesito in ordine alla possibilità, ai fini della permanenza nell’elenco dei difensori d’ufficio, di derogare al numero minimo di udienze da documentare entro il 31 dicembre autocertificando un numero delle stesse inferiore (n. 3) per motivi attinenti a sopravvenute e temporanee problematiche di salute certificate dai medici come incompatibili con la professione di avvocato.

La permanenza nell’Elenco unico nazionale dei difensori disponibili ad assumere le difese di ufficio è disciplinata dall’art. 1-quater dell’art. 29 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271. La lettera b) del citato articolo stabilisce che l’esercizio continuativo di attività nel settore penale viene comprovato dalla partecipazione ad almeno dieci udienze camerali o dibattimentali per […]

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Dies a quo prescrizionale: l’accertamento del CNF concernente la permanenza e la cessazione della condotta illecita non è sindacabile in sede di legittimità

Ai fini dell’individuazione del dies a quo prescrizionale, l’accertamento di fatto del CNF concernente la permanenza e la cessazione della condotta deontologicamente rilevante non è sindacabile in sede di legittimità, atteso che, ai sensi dell’art. 36 comma 6 della legge n. 247 del 2012, ma già ai sensi dell’art. 51 del r.d.l. n. 1578 del […]

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Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n.247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più […]

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