La cancellazione dell’indebita iscrizione all’albo

L’esercizio della professione di avvocato in Italia è regolato dalla legge nell’interesse pubblico (art. 1, comma 2, lett. a) L.P.) a tutela dell’affidamento della collettività e della clientela (art. 1, comma 2, lett. c) L.P.) e in considerazione della rilevanza costituzionale del diritto di difesa (art. 5, comma 1, L.P.). Deve conseguentemente ritenersi in re […]

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Avvocati stabiliti: il titolo dell’avvocato che abbia conseguito l’abilitazione professionale in Romania può essere riconosciuto in Italia solo se rilasciato dalla U.N.B.R.

Il titolo dell’avvocato che abbia conseguito l’abilitazione professionale in Romania può essere riconosciuto in Italia, ai fini dell’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati stabiliti, solo se rilasciato dalla U.N.B.R. (Uniunea Nationala a Barourilor din Romania), Ordine tradizionale Bucarest, organismo indicato da tale Stato quale autorità competente ad operare in questa materia attraverso il meccanismo di cooperazione […]

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Avvocati stabiliti dalla Romania e abilitazione all’esercizio della professione rilasciata da soggetto non legittimato

L’iscrizione nella sezione speciale degli avvocati stabiliti annessa all’albo è subordinata alla iscrizione dell’istante presso la competente organizzazione professionale dello Stato membro di origine (art. 6, co. 2, D.Lgs. n. 96/2001). In difetto di tale presupposto, la cancellazione in autotutela dell’eventuale iscrizione erroneamente effettuata può intervenire in ogni tempo in forza del principio di legalità, […]

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La tardiva o mancata notifica del provvedimento di rigetto dell’istanza di iscrizione all’albo o registro

Il provvedimento di rigetto dell’istanza di iscrizione all’albo o registro va notificato all’interessato entro 15 giorni (art. 17 co. 7 L. n. 247/2012, già art. 37, co. 3, RDL n. 1578/1933). Detto termine, tuttavia, ha natura ordinatoria, sicché la tardiva o addirittura mancata notifica del provvedimento stesso non ne comporta la nullità ma ha esclusivamente […]

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Dichiarazioni mendaci o reticenti in sede di istanza di iscrizione all’albo o registro: l’omessa attestazione di precedenti penali può pregiudicare il requisito della condotta irreprensibile

Costituisce violazione del dovere di verità nei confronti delle istituzioni forensi (art. 71 co. 1 cdf), con conseguente possibile rilievo anche ai fini della valutazione circa il requisito della condotta irreprensibile (art. 17 co. 1 lett. h L. n. 241/2012) l’aver sottaciuto, in sede di domanda di iscrizione all’albo o registro, la sussistenza di condanne […]

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La radiazione del ricorrente nelle more del giudizio di impugnazione del provvedimento di cancellazione amministrativa dall’albo

Qualora, nelle more del giudizio di impugnazione del provvedimento di cancellazione amministrativa dall’albo disposta dal COA (nella specie, per il venire meno del requisito della condotta irreprensibile), il ricorrente sia radiato dall’albo in forza di provvedimento disciplinare definitivo, deve dichiararsi la cessazione della materia del contendere e l’improcedibilità del ricorso stesso. Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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L’esponente non è legittimato ad impugnare al CNF l’archiviazione dell’esposto

Avverso il provvedimento di archiviazione del Consiglio distrettuale di disciplina è ammesso ricorso al Consiglio Nazionale Forense da parte del P.M. nonché del Consiglio dell’ordine presso cui l’avvocato è iscritto, dovendo invece escludersi la legittimazione attiva di altri soggetti, tra cui l’esponente nonché lo stesso incolpato prosciolto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Consales), […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo. […]

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Inadempimento al mandato: l’omessa partecipazione all’udienza

In difetto di un legittimo impedimento, ovvero di una comprovata strategia difensiva concordata con il cliente (con relativo onere probatorio a carico di chi intenda addurla), pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il difensore che, per “non scusabile e rilevante trascuratezza” (art. 26 cdf), non partecipi all’udienza né nomini un proprio sostituto processuale o […]

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