Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista o privo di procura speciale

Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale, ovvero espressamente conferita per la fase di gravame in via autonoma e successiva alla decisione da […]

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I (tassativi) casi di astensione obbligatoria del giudice ex art. 51 c.p.c. sono applicabili anche al processo disciplinare

I casi di astensione obbligatoria del giudice di cui all’art. 51 c.p.c., applicabili anche al processo disciplinare, sono di stretta interpretazione in quanto incidono sulla capacità del giudice, determinando una deroga ai principi del giudice naturale precostituito per legge. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Picchioni), sentenza del 28 dicembre 2017, n. 255

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I casi di astensione e ricusazione sono tassativi

Gli istituti dell’astensione e della ricusazione sono a presidio dell’imparzialità del giudicante e devono sussistere nei termini tassativi stabiliti dalle norme: essi si differenziano tra loro in quanto il primo è frutto di autodeterminazione del Giudicante e può essere sollevato od essere subito dalla parte, mentre il secondo, su istanza della parte, è subito dal […]

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Procedimento disciplinare: la funzione del Consigliere relatore della decisione

Nell’ambito del procedimento disciplinare, la designazione del relatore, ed il suo onere di redigere la delibera conclusiva, hanno lo scopo di organizzare l’attività dell’ente e non di attribuirgli particolari poteri di orientare le scelte dell’organo. Tant’è che la decisione finale deve essere sottoscritta unicamente dal Presidente e dal Segretario d’udienza. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Procedimento disciplinare e astensione o ricusazione del Consigliere che sia stato difensore dell’esponente

Non costituisce causa di astensione o ricusazione (artt. 51 e 52 c.p.c.) la mera circostanza che il Consigliere assista, in giudizi civili e penali, soggetti aventi posizioni processuali contrapposte a quelle di persone patrocinate dall’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Picchioni), sentenza del 28 dicembre 2017, n. 255

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Nella fase pre-procedimentale non opera la disciplina in tema di astensione e ricusazione

Qualsiasi attività svolta dal Consiglio territoriale attraverso i propri componenti nella fase di indagine anteriore e propedeutica all’instaurazione del procedimento disciplinare (che trova il suo momento iniziale nell’attività prevista e disciplinata dall’art. 47 del r.d. 22/1/1934 n. 37) deve ricondursi ad una vera e propria azione amministrativa, sottratta perciò alla tassatività delle ipotesi ex artt. […]

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Radiazione per l’avvocato che dolosamente richieda al debitore pagamenti (per milioni di euro) già adempiuti

Costituisce gravissima violazione dei doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 ncdf, già art. 5 codice previgente), tale da rendere incompatibile la permanenza dell’iscritto nell’albo forense, il comportamento dell’avvocato che -in esecuzione di un medesimo disegno criminoso- promuova numerose azioni esecutive su titoli già adempiuti, approfittando della fiducia (malriposta) del debitore, così indotto a […]

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Procedimento disciplinare: l’esponente non ha diritto al contraddittorio perché non è parte

Nel procedimento disciplinare le parti sono esclusivamente l’incolpato ed il P.M., mentre non riveste tale qualità l’esponente, che non ha diritto né di essere informato sul corso del procedimento ovvero sul suo esito, né di partecipare allo stesso e/o di essere ascoltato (sicché la mancata sua audizione non determina la violazione del diritto al contraddittorio), […]

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Esclusa la sospensione del procedimento disciplinare in presenza di procedimento penale contro ignoti

La sospensione del procedimento disciplinare per contestuale pendenza di procedimento penale presuppone un’identità sia oggettiva sia soggettiva, ovvero: occorre che i due procedimenti abbiano ad oggetto i medesimi i fatti, e che questi siano contestati ai medesimi soggetti. Conseguentemente, non sussistono i presupposti per disporre la sospensione del procedimento disciplinare over risulti l’apertura di un […]

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