Il COA di Ferrara chiede di sapere se la norma di cui all’articolo 18, lettera c) della legge professionale debba applicarsi anche al caso di iscritto che sia stato nominato amministratore unico con poteri gestori in società avente capitale non interamente, ma prevalentemente pubblico.

La chiarezza del dettato normativo impone di dare al quesito risposta negativa: la norma infatti esclude la sussistenza dell’incompatibilità con l’esercizio della professione forense per il solo caso di nomina ad amministratore di società “a capitale interamente pubblico”. Trattandosi peraltro di norma eccezionale, ad essa non può essere data interpretazione estensiva. Consiglio nazionale forense, parere […]

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Il COA di Modena formula quesito in merito alla possibilità, per il praticante abilitato al patrocinio sostitutivo, di svolgere attività in sostituzione di collega del dominus, facente parte del medesimo studio e se, in questa eventualità, sia necessaria l’autorizzazione del Consiglio dell’Ordine di appartenenza.

Sul punto il CNF si è espresso con il parere n. 40/2019, che si trascrive per maggiore comodità: Consiglio nazionale forense, parere n. 40 del 20 ottobre 2019 Il COA di Ragusa formula due quesiti in materia di patrocinio sostitutivo. Con il primo, chiede di sapere se il patrocinio sostitutivo possa essere esteso ad affari […]

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I limiti al sindacato delle sentenze CNF da parte della Cassazione

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense, in materia disciplinare, sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, ai sensi dell’art. 56 del r.d.l. n. 1578 del 1933, soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, con la conseguenza che l’accertamento del fatto, l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, la scelta […]

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Appropriazione delle somme spettanti al cliente e individuazione del dies a quo della prescrizione dell’illecito disciplinare

Nel caso di illecito permanente del professionista realizzato con l’omissione del rendiconto e con il trattenimento della somma consegnata dal cliente, il momento in cui cessa la permanenza dell’illecito coincide con quello dell’indebita appropriazione e cioè con il momento in cui il professionista nega il diritto del cliente sulla somma affermando il proprio diritto di […]

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Il dies a quo della prescrizione disciplinare nel caso di illecito deontologico omissivo, permanente o continuato

Il dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la […]

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La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio

La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Valitutti), SS.UU, sentenza n. 14233 del 8 luglio 2020

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Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se […]

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L’Avvocato non ha il diritto di ritenzione (degli originali) degli atti e dei documenti di causa, tanto meno per ottenere il pagamento dei propri compensi

Incorre in un illecito disciplinare l’avvocato che ometta di restituire tutta la documentazione, di cui sia venuto in possesso nel corso dello svolgimento del proprio incarico professionale, al cliente, anche qualora questi non paghi le sue spese legali; né l’obbligo di consegna può ritenersi assolto con la semplice messa a disposizione della documentazione richiesta se, […]

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Decisione disciplinare: la firma del presidente e del segretario è sufficiente nell’originale

La conformità all’originale della copia notificata della decisione del giudice disciplinare risulti attestata dal consigliere segretario con la dicitura “firmato” e l’indicazione a stampa del nome e cognome del presidente e del segretario, tale formulazione della copia è sufficiente ad asseverare la presenza di sottoscrizione dell’originale. Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Valitutti), SS.UU, sentenza […]

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Decisione disciplinare: necessaria (e sufficiente) la firma del Presidente e del Segretario in carica al momento della delibera (e non del successivo deposito)

Le decisioni disciplinari devono essere sottoscritte dal presidente e dal segretario che hanno partecipato alla seduta di deliberazione, la cui data risulta nel corpo della decisione, a nulla rilevando l’eventuale cambiamento della composizione del consiglio medesimo al momento della pubblicazione della decisione stessa. Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Valitutti), SS.UU, sentenza n. 14233 del […]

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