Estorsione a sfondo sessuale: radiazione per l’avvocato che minacci la cliente di diffondere sue foto osè

Merita la radiazione l’avvocato che nell’esplicazione -perlomeno iniziale- di un asserito incarico professionale costringe la propria assistita a versargli una ingente somma di denaro (nella specie, € 200.000,00) con la minaccia di diffondere fotografie che la ritraevano nuda. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Chierici, rel. Donelli), decisione n. 76 del 9 novembre 2018 […]

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Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare (anche alla luce della giurisprudenza costituzionale e comunitaria)

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se […]

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Ricorso in Cassazione: i (nuovi) limiti del sindacato di legittimità sulla motivazione delle sentenze del CNF

La riformulazione dell’art. 360, n. 5), cod. proc. civ., disposta con l’art. 54, d.L 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modifìcazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134, secondo cui è deducibile esclusivamente l’«omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti», deve essere interpretata, […]

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Impugnazione al CNF e richiamo verbale: gli atti vanno trasmessi al Presidente del CDD per i relativi adempimenti

In tema di procedimento disciplinare, qualora il CNF ritenga congruo comminare all’incolpato il richiamo verbale, all’esito di tale determinazione gli atti vanno trasmessi al Consiglio territoriale a quo, funzionalmente competente a provvedere alle formalità di cui all’art. 28 co. 2 (e art. 14, co. 4-bis) del Regolamento CNF n. 2/2014, emanato ai sensi dell’art. 50, […]

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Il richiamo verbale presuppone l’accertamento di un illecito deontologico e ha carattere afflittivo

L’applicazione del richiamo verbale, sebbene non abbia carattere di sanzione disciplinare (art. 22 cdf), presuppone per la sua irrogazione l’accertamento di un illecito deontologico (anche se lieve e scusabile) e costituisce comunque provvedimento afflittivo. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Secchieri), sentenza n. 43 del 25 febbraio 2020

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L’avvocato non può ricevere né mettersi in contatto diretto con la controparte che sappia assistita da altro legale

Vìola i doveri di lealtà, e correttezza (art. 6 CDF) e di colleganza (art. 22 CDF) l’avvocato che invita controparte presso il proprio studio per sottoscrivere, all’insaputa del difensore, un accordo di conciliazione sindacale a definizione della controversia, omettendo di informare il collega avversario, che ne viene a conoscenza solo successivamente (nella specie, all’udienza successiva). […]

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L’appropriazione indebita di somme spettanti al cliente

Viola l’art. 30 CDF (gestione denaro altrui) l’avvocato che trattiene somme erogate dalla compagnia assicurativa destinate ai propri assistiti, e l’art. 27 CDF per non avere riferito ai propri assistiti lo svolgimento della pratica ed in particolare sulle proposte risarcitorie formulate dalla compagnia assicurativa. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Chierici, rel. di Francia), […]

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L’inadempimento al mandato professionale e l’omessa informazione al cliente

Vìola gli artt. 9, 10, 12, 26 n. 3 e 27 n. 6 CDF (essendo venuto meno al dovere di lealtà, correttezza, diligenza e fedeltà) l’avvocato che omette, senza giustificato motivo, di adempiere al mandato professionale, venendo altresì meno all’obbligo di informazione al cliente. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Monaldi, rel. Pastorelli), decisione […]

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