La difesa non giustifica l’offesa: illeciti gli attacchi personali al Collega di controparte

Il limite di compatibilità delle esternazioni verbali o verbalizzate e/o dedotte nell’atto difensivo dal difensore con le esigenze della dialettica processuale e dell’adempimento del mandato professionale, oltre il quale si prefigura la violazione dell’art. 52 cdf (già art. 20 codice previgente), va individuato nella intangibilità della persona del contraddittore, nel senso che quando la disputa […]

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Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso la segreteria del Consiglio locale

E’ inammissibile il ricorso presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense anziché, come previsto dall’art. 59 r.d. 37/1934 (espressamente richiamato dall’art. 37, co. 1, L. n. 247/2012), presso la segreteria del Consiglio territoriale competente. La ratio è quella di consentire (ex art. 35 c. 2 Reg.to n. 2/2014 CNF) all’organo disciplinare (CDD) ed a quello custode […]

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Procedimento disciplinare avanti al CNF: l’udienza da remoto non è un diritto assoluto dell’incolpato

Il CNF non ha l’obbligo di celebrare con modalità da remoto le udienze dei procedimenti pendenti avanti a sè, neppure in caso di asserito impedimento dell’incolpato a partecipare all’udienza di presenza per concomitante impegno professionale. Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Cirillo), SS.UU, sentenza n. 19029 del 6 luglio 2021

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L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza

In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 cdf (già 38 codice previgente) il difensore di fiducia o d’ufficio che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per […]

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L’obbligo di corretta, tempestiva e veritiera informazione al cliente: l’onere informativo incompleto non è adempiuto

L’art. 27 cdf (già art. 40 codice previgente), nel disciplinare gli obblighi di informazione, impone in ogni caso una corretta e veritiera informazione a prescindere dalla innocuità reale o virtuale delle comunicazioni non corrispondenti al vero. Infatti, un rapporto fiduciario quale quello che lega l’avvocato al cliente non può certamente tollerare un comportamento che vìoli […]

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DEPOSITO IN GIUDIZIO DI ATTI CONTENENTI DATI SENSIBILI DELLA CONTROPARTE-INCONFIGURABILITA’ DI ILLECITO DEONTOLOGICO – PRESUPPOSTI

L’Avvocato che in un secondo giudizio tra gli stessi soggetti, al quale però partecipa anche altra parte, esibisce documenti contenenti dati sensibili o riservati riguardanti la controparte e da questa prodotti nel primo giudizio, non commette illecito disciplinare sotto il profilo della violazione delle norme sulla privacy, in ragione della preminenza delle esigenze di difesa […]

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OMESSA RIASSUNZIONE DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE SOSPESO PER PREGIUDIZIALITA’ PENALE ENTRO IL TERMINE DI CUI ALL’ART. 297 CPC – ESTINZIONE

Il procedimento disciplinare sospeso, ai sensi della previgente disciplina, per pregiudizialità penale deve essere riassunto, a pena di estinzione, entro il termine previsto dall’art. 297 comma 1 cpc, decorrente dalla data della comunicazione al COA del passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Barone, rel. Ciannella), decisione […]

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SOSPENSIONE DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE PER PREGIUDIZIALITA’ PENALE – MANCATA ADOZIONE DA PARTE DEL COA TERRITORIALE DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DEL PROCEDIMENTO – IRRILEVANZA

La sospensione del procedimento disciplinare per pregiudizialità penale prescinde dall’adozione, da parte del COA territoriale, di uno specifico provvedimento in tal senso. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Barone, rel. Ciannella), decisione n. 1 del 11 maggio 2019

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INAPPLICABILITA’ DELLO IUS SUPERVENIENS ALLA PRESCRIZIONE DELL’AZIONE DISCIPLINARE

In tema di sanzioni disciplinari a carico degli Avvocati, il principio del favor rei codificato dall’art. 65 comma 5 L.P., riguardando esclusivamente la successione nel tempo delle norme del previgente e del nuovo codice deontologico, non si applica all’istituto della prescrizione, la cui fonte è legale e non deontologica, per il quale resta operante il […]

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Procedimento disciplinare: chi ha deciso il cautelare può decidere anche il merito

L’incompatibilità che, ai sensi dell’art. 51 n. 4 e 52 cod. proc. civ., giustifica l’accoglimento dell’istanza di ricusazione per avere il giudice conosciuto del merito della causa in un altro grado dello stesso processo non è ravvisabile nell’ipotesi in cui gli stessi componenti del Collegio investito della decisione sul merito abbiano già deciso sulla sospensione […]

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