Anche l’impugnazione in Cassazione delle sentenze CNF va fatta “esclusivamente con modalità telematiche”

È improcedibile l’impugnazione avverso le sentenze del Consiglio Nazionale Forense qualora il ricorso stesso, al di fuori delle eccezioni previste dall’art. 196 quater co. 4 disp.att.c.p.c., non sia depositato in forma telematica nella cancelleria della Corte di Cassazione. Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. Vincenti), SS.UU., ordinanza n. 14700 del 31 maggio 2025 NOTA:In senso […]

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Inammissibile la ricusazione dell’intero Collegio giudicante

L’istituto della ricusazione (finalizzato alla corretta attuazione del principio di imparzialità) opera esclusivamente nei confronti del Giudice inteso come persona fisica e non come Ufficio Giudiziario, dovendosi, nel non probabile caso di sospetto d’imparzialità di tutti i componenti del collegio, allegare per ciascuno di essi le specifiche cause di ricusazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Procedimento disciplinare: la delibera di nomina della Sezione giudicante sull’istanza di ricusazione non va notificata al ricusante (che non va neppure convocato)

In tema di procedimento disciplinare, sull’istanza di ricusazione decide la sezione designata, sulla base degli atti depositati e dopo aver assunto, se necessario, le opportune informazioni (art. 8 co. 3 Reg. CNF n. 2/2014), mentre non è prevista la convocazione del ricusante o la notifica della predetta delibera di designazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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L’esposto contro un Consigliere di disciplina non configura obbligo di astensione né ne legittima la ricusazione

La presentazione di un esposto nei confronti del soggetto giudicante non può configurare un obbligo di astensione per “grave inimicizia” e, in ogni caso, l’omessa astensione di un consigliere, in assenza di rituale istanza di ricusazione, non comporta la nullità della decisione e non può pertanto essere dedotto come motivo di impugnazione. Consiglio Nazionale Forense […]

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Il ricorso in Cassazione avverso le sentenze CNF non riguarda l’art. 97 Cost.

Nel giudizio di legittimità avverso le sentenze del Consiglio nazionale forense non viene in rilievo una (asserita) violazione dell’art. 97 Cost., che attiene piuttosto alla dinamica del procedimento amministrativo dinanzi al Consiglio territoriale e non già a quello, propriamente giurisdizionale, dinanzi al C.N.F. Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. Vincenti), SS.UU., ordinanza n. 14699 del […]

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Scelta della sanzione da applicare – Sindacato delle Sezioni Unite sulle valutazioni del giudice disciplinare – Esclusione.

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della S.C, ai sensi dell’art. 36 co. 6 L. n. 247/2012 (già art. 56, comma 3, del r.d.l. n. 1578 del 1933), soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, nonché, ai sensi dell’art. 111 Cost., per vizio […]

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Accordo sul compenso: le conseguenze della violazione del divieto di patto di quota lite

Qualora l’accordo di determinazione sul compenso sia nullo per violazione del divieto di patto di quota lite, tale vizio non inficia l’intero contratto di patrocinio (art. 1419 cc), sicché l’attività professionale svolta deve essere comunque remunerata sebbene in applicazione dei parametri forensi. Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. Vincenti), SS.UU., ordinanza n. 14699 del 31 […]

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Patto di quota lite: illegittimo determinare il compenso dell’avvocato come percentuale di quanto ricaverà il cliente in caso di vittoria

Dal combinato disposto del terzo e del quarto comma dell’art. 13 L. n. 247/2012, si ricava che il compenso dell’avvocato può essere pattuito quale percentuale rapportata al valore dei beni o degli interessi litigiosi, ma non può essere commisurato al risultato pratico dell’attività svolta (c.d. “patto di quota lite”). La ratio del divieto in parola […]

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L’indicazione come teste di un Consigliere CDD non basta a giustificarne la ricusazione

In tema di procedimento disciplinare, la richiesta dell’incolpato di ammettere come teste un componente della propria Sezione CDD non è di per sè causa di astensione e ricusazione del componente stesso, specie in assenza dell’avvenuta deposizione testimoniale e ancor di più in assenza del giudizio di ammissibilità relativamente alla sua deposizione, giacché la predetta istanza […]

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