Il COA di Roma chiede di esprimere parere circa la possibilità, nell’ambito delle liste dei difensori di ufficio dal Consiglio predisposte, e nel pieno rispetto della disciplina dell’elenco Unico Nazionale tenuto da codesto CNF, e del sistema di turnazione giornaliero di sostituzione in udienza, al fine di garantire il regolare svolgimento dei processi, in caso di impedimento del collega difensore di turno e prima ancora dell’inizio del turno stesso, che sia il medesimo Consiglio ad indicare e nominare il sostituto del difensore di turno, sempre nel pieno rispetto del criterio di rotazione, escludendo la possibilità di delega diretta da parte del turnista impedito”.

Si premette che il COA richiedente ha, sostanzialmente, già formulato il medesimo quesito relativo, però, alla possibilità di “predisporre un Regolamento interno del Coa territoriale disciplinante le Difese di Ufficio che preveda che, prima del singolo incarico processuale derivante dal turno, quando il difensore di turno giornaliero per le sostituzioni in udienza ex art. 97 […]

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Il COA di Ivrea formula quesito in ordine alla possibilità, ai fini della permanenza nell’elenco dei difensori d’ufficio, di derogare al numero minimo di udienze da documentare entro il 31 dicembre autocertificando un numero delle stesse inferiore (n. 3) per motivi attinenti a sopravvenute e temporanee problematiche di salute certificate dai medici come incompatibili con la professione di avvocato.

La permanenza nell’Elenco unico nazionale dei difensori disponibili ad assumere le difese di ufficio è disciplinata dall’art. 1-quater dell’art. 29 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271. La lettera b) del citato articolo stabilisce che l’esercizio continuativo di attività nel settore penale viene comprovato dalla partecipazione ad almeno dieci udienze camerali o dibattimentali per […]

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Dies a quo prescrizionale: l’accertamento del CNF concernente la permanenza e la cessazione della condotta illecita non è sindacabile in sede di legittimità

Ai fini dell’individuazione del dies a quo prescrizionale, l’accertamento di fatto del CNF concernente la permanenza e la cessazione della condotta deontologicamente rilevante non è sindacabile in sede di legittimità, atteso che, ai sensi dell’art. 36 comma 6 della legge n. 247 del 2012, ma già ai sensi dell’art. 51 del r.d.l. n. 1578 del […]

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Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n.247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più […]

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Il COA di Genova formula il seguente quesito: “se gli Avvocati che ricoprono cariche nell’ambito dei Municipi possano usufruire dell’esenzione, anche parziale, dall’espletamento della formazione continua, sia relativamente alle materie ordinarie sia a quelle obbligatorie”.

L’articolo 15 del regolamento CNF n. 6/2014 disciplina – in via tassativa – le cause di esenzione ed esonero dall’assolvimento dell’obbligo formativo, ivi prevedendo al comma 1, per quel che qui rileva, gli avvocati “sospesi dall’esercizio professionale, ai sensi dell’articolo 20, comma 1 della legge professionale, per il periodo del loro mandato” e “i componenti […]

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Il COA di Siena formula quesito in merito alla possibilità di iscrivere nella Sezione speciale degli avvocati stabiliti una cittadina italo-brasiliana iscritta dal maggio del 2023 nell’Ordine degli avvocati di Lisbona in forza degli accordi di reciprocità allora esistenti tra Ordine degli avvocati portoghese e Ordine degli avvocati brasiliano. Precisa il COA richiedente che, in data 3 luglio 2023, il Consiglio generale dell’ordine degli avvocati portoghese (Conselho Geral de Ordem dos Advogados – CGOA) ha interrotto unilateralmente il regime di reciprocità con l’ordine brasiliano, rinviando al comunicato inviato data 4 luglio 2023 agli iscritti.

Occorre premettere che, secondo il consolidato orientamento del Consiglio nazionale forense in sede consultiva, ai fini dell’iscrizione nella Sezione speciale degli avvocati stabiliti è necessario che l’interessato cumuli il requisito della cittadinanza di un paese dell’Unione europea e il possesso di un titolo rilasciato in uno stato dell’Unione (v., con specifico riferimento alla situazione di […]

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Il COA di Ivrea chiede di sapere se sussista incompatibilità con l’esercizio della professione forense per l’iscritto che assuma la carica di consigliere di amministrazione in società a responsabilità limitata composta unicamente da soggetti appartenenti alla medesima famiglia (compreso l’iscritto) con deleghe in ambito amministrativo e senza potere gestorio. Le deleghe riguarderebbero, in particolare: affari bancari, rapporti con le PP. AA., rappresentanza giudiziale della società e rappresentanza contrattuale.

Secondo il consolidato orientamento del CNF – tanto in sede giurisdizionale quanto in sede consultiva “L’avvocato che ricopre il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione o di amministratore delegato o unico di una società commerciale si trova in una situazione di incompatibilità con l’esercizio della professione forense laddove tale carica comporta effettivi poteri di […]

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Favor rei: il nuovo codice deontologico si applica retroattivamente, se più favorevole all’incolpato

La nuova disciplina codicistica si applica anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore (15 dicembre 2014), se più favorevole per l’incolpato, ai sensi dell’art. 65 L. n. 247/2012 (che ha esteso alle sanzioni disciplinari il canone penalistico del favor rei, in luogo del tempus regit actum applicato in precedenza […]

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Istruttoria esperita in sede penale: il principio delle cc.dd. prove atipiche vale anche in sede disciplinare

Le risultanze probatorie acquisite, pur se formate in un procedimento diverso ed anche tra diverse parti, sono utilizzabili da parte del giudice disciplinare, ferma la libertà di valutarne la rilevanza e la concludenza ai fini del decidere, senza che, tuttavia, si possa negare ad esse pregiudizialmente ogni valore probatorio solo perché non “replicate” e “confermate” […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Anche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente , […]

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