Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Impugnazione – Rinuncia al ricorso – Cessazione della materia del contendere.

La rinuncia all’impugnazione, validamente e ritualmente espressa dalla parte ricorrente e dal suo difensore, comporta, ex artt. 40 e 54 r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, e artt. 59 ss. r.d. 22 gennaio 1934, n. 37, la cessazione della materia del contendere. (Dichiara la cessazione della materia del contendere in ordine alla decisione Consiglio Ordine […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Termine per impugnazione – Scadenza – Inammissibilità del ricorso.

L’art. 50, comma 2, r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, stabilisce che contro la delibera del Consiglio dell’Ordine in materia disciplinare il termine di proposizione del gravame è di venti giorni dalla notifica del provvedimento. Il ricorso proposto oltre il termine di cui sopra è pertanto tardivo e deve essere dichiarato inammissibile. (Dichiara inammissibile ricorso […]

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Procedimento disciplinare – Decisione di archiviazione – inimpugnabilità.

Il provvedimento di archiviazione del Consiglio dell’Ordine locale non è atto impugnabile. In materia disciplinare la impugnazione è consentita solo avverso decisioni che concludono un procedimento disciplinare e legittimati a proporla sono: l’iscritto e il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello (art. 50 legge 36/1934). Ogni altra impugnazione proposta da soggetti diversi da quelli ora […]

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Norme Deontologiche – Doveri verso il Cliente – Dovere di informazione – Contenuto – Incuria sulla informazione e incuria sulla tutela e assistenza del cliente – Incidenza sul dovere di comportamento corretto.

È obbligo del professionista tenere informato il cliente non solo dell’evoluzione processuale e delle ipotesi di soluzione del processo, ma anche delle proprie scelte tecniche anche se queste possono portare alla mortificazione delle speranze dell’assistito. L’incuria sulla informativa, ben diversa dalla incuria nell’esercizio dei doveri di assistenza dei clienti, incide in modo ridotto, sul più […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Dovere di lealtà e correttezza – Revoca dall’ufficio di curatore – Ritardato compimento di atti – Avvertimento.

L’avvocato che in funzione di curatore in un fallimento, ancorché invitato espressamente e ufficialmente dal Tribunale fallimentare, ritarda colpevolmente di attivare la procedura viola i doveri di lealtà e correttezza professionale (nel caso di specie, vista la personalità dell’incolpato, l’assenza di precedenti disciplinari e la natura colposa dell’addebito è stata ritenuta equa la sanzione dell’avvertimento). […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Obbligo di provvedere all’adempimento delle obbligazioni assunte nei confronti dei terzi – Richiesta di compenso per attività non svolta – Richiesta di prestiti non rimborsati – Emissioni di cambiali – Sospensione.

L’avvocato che, con più atti non collegati tra di loro, si fa consegnare dal cliente due assegni come garanzia per il compenso dovuto per attività extragiudiziale poi non avvenuta, e non li restituisce; richiede in prestito una somma di denaro ad un cliente che poi non restituisce; emette più cambiali a fronte di un debito […]

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Procedimento disciplinare – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Presenza degli astenuti alla decisione – Nullità. Procedimento disciplinare – Decisione sottoscritta da consigliere con funzioni di Segretario, malgrado la presenza dell’effettivo segretario – Nullità – Rimessione al Consiglio dell’Ordine locale.

La presenza degli astenuti inficia la costituzione del Collegio giudicante e rende nulla la decisione, non potendosi escludere che l’abbia influenzata. È nulla perché sottoscritta, in violazione dell’art. 51 del R.D. 37/34, dal Presidente ed inspiegabilmente da un consigliere con funzioni di segretario, pur nella presenza dell’effettivo segretario dell’Ordine con le funzioni di segretario della […]

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Norme deontologiche – Frasi sconvenienti ed offensive nei confronti del collega – Provocazione – irrilevanza.

In materia disciplinare, diversamente dal campo penale, come più volte affermato in recenti sentenze di questo Consiglio, non può essere ritenuta giustificazione dell’impiego di affermazioni offensive, la provocazione, l’esistenza cioè di fatti che avrebbero provocato un giusto risentimento. Infatti, il risentimento, anche se provocato, deve essere contenuto nei limiti del diritto di critica, che certamente […]

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