Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Albo avvocati e procuratori – Domanda di reiscrizione – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Delibera di rigetto – Impugnazione al Consiglio nazionale forense – Vizio di carenza di motivazione – Rinvio al Consiglio dell’Ordine.

La permanenza sull’elenco telefonico di un avvocato radiato dall’albo, senza neppure indicazione dell’epoca di riferimento, non è elemento atto a comprovare la prosecuzione dell’attività nonostante l’intervenuta radiazione. In difetto pertanto di motivazione e di elementi probatori la delibera di rigetto della domanda di reiscrizione deve essere annullata, con rinvio al Consiglio dell’ordine per i provvedimenti […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Competenza – Impugnazione al Consiglio Nazionale Forense.

Non è competente all’azione disciplinare un Consiglio circondariale diverso da quello in cui è iscritto il professionista o nel cui ambito territoriale sia stato consumato l’eventuale illecito. (Accoglie ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 10 gennaio 1991). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. Bonazzi), sentenza del 12 maggio 1993, n. 83

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Ricorso al Consiglio Nazionale Forense – Eccezione di incompetenza sollevata con atto successivo al ricorso – Inammissibilità.

Nel procedimento avanti il Consiglio Nazionale Forense non possono proporsi nuovi motivi di appello con atti successivi al ricorso. È pertanto inammissibile l’eccezione di incompetenza sollevata per la prima volta in una memoria difensiva. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Firenze, 19 dicembre 1990). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Di Lauro), sentenza del 12 […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Questione di legittimità costituzionale della legge n. 177 del 1988 sulla responsabilità civile dei magistrati, nella parte in cui non prevede la sua applicabilità anche alla materia disciplinare, in relazione all’art. 3 Cost. – Irrilevanza.

È irrilevante la questione di legittimità costituzionale della legge n. 177 del 1988, nella parte in cui non prevede la sua applicabilità anche alla materia disciplinare, in relazione all’art. 3 Cost., in quanto non proposta ai fini di una pronuncia favorevole sui motivi di gravame. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Firenze, 19 dicembre 1990). […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Mancato rispetto del termine di dieci giorni per la presentazione di deduzioni – Omessa eccezione e omessa presentazione deduzioni – Sanatoria.

La nullità della citazione per mancato rispetto del termine di dieci giorni di cui all’art. 45 l.p.f., è sanata dal comportamento dell’incolpato che abbia presentato memorie e documenti senza sollevare alcuna eccezione in merito. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Firenze, 19 dicembre 1990). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Di Lauro), sentenza del 12 […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Art. 56, comma 4 l.p.f. – Mancato effetto sospensivo del ricorso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione – Questione di legittimità costituzionale in relazione agli artt. 3 e 27 Cost. – Manifesta infondatezza.

È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 56, comma 4 l.p.f. con riferimento agli artt. 3 e 27 Cost.: la mancanza dell’effetto sospensivo della decisione del C.N.F. ad opera del ricorso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione è giustificata dalle peculiarità del procedimento disciplinare, teso a preservare l’Ordine forense dal pericolo di […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Sanzioni disciplinari – Termine minimo della sospensione dall’attività professionale – Art. 40 l.p.f. – Questione di legittimità costituzionale in relazione all’art. 3 Cost. – Manifesta infondatezza.

È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 40 l.p.f. in relazione all’art. 3 Cost.: la previsione di diverse sanzioni disciplinari esclude che la durata minima di due mesi della sospensione dall’attività professionale introduca una disparità di trattamento tra avvocati responsabili di illeciti di diversa gravità. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Firenze, 19 […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Artt. 48, 45, 44 l.p.f. – Conduzione istruttoria, termine a comparire, mancata previsione dell’obbligo di sottoscrizione delle decisioni da parte del Consigliere relatore – Questioni di legittimità costituzionale in relazione all’art. 24 Cost. – Manifesta infondatezza.

Sono manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 48, 45, 44 l.p.f. con riferimento all’art. 24 Cost.. Nell’ambito del procedimento disciplinare avanti il Consiglio dell’Ordine, di natura amministrativa e non giurisdizionale, sono previsti momenti qualificanti dell’esercizio del diritto alla difesa costituzionalmente garantito; il termine a comparire di dieci giorni concesso all’incolpato per difendersi […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i clienti – Doveri di correttezza e probità – Frasi oltraggiose nei confronti di un cliente – Illecito deontologico – Sospensione dall’esercizio professionale per mesi due.

L’avvocato che rivolga ripetutamente ad un cliente frasi oltraggiose, ancorché conseguenti ad un comportamento censurabile dello stesso, viene meno ai doveri di correttezza e di probità professionali e lede il prestigio della classe forense. Merita pertanto la sanzione della sospensione dall’esercizio professionale per mesi due. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Firenze, 19 dicembre 1990). […]

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Albo avvocati e procuratori – Domanda di iscrizione – Requisito della condotta specchiatissima e illibata – Gravità dei fatti emergenti dagli atti di un procedimento penale non ancora concluso – Rigetto della domanda.

Il laureato in legge per poter accedere agli albi professionali forensi deve possedere il requisito della condotta specchiatissima e illibata, cioè deve essere di non incrinata rettitudine, di costume intemerato ed esente da qualsiasi contaminazione, con una vita improntata ad integrità e probità assolute. Nella fattispecie è stata respinta la domanda di iscrizione all’albo presentata […]

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