Procedimento disciplinare: i requisiti minimi del capo d’incolpazione

Nel procedimento disciplinare a carico degli esercenti la professione forense, la contestazione degli addebiti non esige una minuta, completa e particolareggiata esposizione dei fatti integranti l’illecito, essendo sufficiente che l’incolpato, con la lettura dell’imputazione, contenente la chiara contestazione dei fatti addebitatigli, sia posto in grado di approntare la propria difesa in modo efficace, senza rischi […]

Read More &#8594

Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

Read More &#8594

Inadempimento al mandato professionale

L’avvocato che non esegue il mandato professionale pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il profilo dell’art. 26 ncdf (già art. 38 cdf), con violazione dei doveri di correttezza e lealtà nei confronti della cliente stesso (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la […]

Read More &#8594

L’importanza del ministero difensivo e l’immagine della categoria non costituiscono valori negoziabili

L’avvocato deve rispettare il codice deontologico, quale che sia la controparte con cui abbia a rapportarsi e quale che sia la condotta della stessa: l’importanza del ministero difensivo e l’immagine della categoria non costituiscono infatti valori negoziabili od adattabili in relazione ai contesti in cui il professionista operi. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Picchioni), […]

Read More &#8594

Il decorso del tempo può attenuare la sanzione

Il lungo lasso di tempo tra i fatti disciplinarmente rilevanti e la relativa sanzione (nella specie, 10 anni) depotenzia l’efficacia della sanzione stessa, la quale non appare più dotata della forza persuasiva diretta alla tutela, tra gli altri, degli interessi della collettività dei consociati, oltre che dell’immagine dell’avvocatura, sicché in tal caso si giustifica l’opportunità […]

Read More &#8594

La mancata risposta alla richiesta di chiarimenti da parte del COA

Non costituisce (più) illecito disciplinare sanzionato dal secondo capoverso dell’art. 24 del codice deontologico forense (ora art. 71 ncdf) la mancata risposta dell’avvocato alla richiesta del Consiglio dell’Ordine di chiarimenti, notizie, o adempimenti in relazione ad un esposto presentato, per fatti disciplinarmente rilevanti, nei confronti dello stesso iscritto. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Allorio), […]

Read More &#8594

L’esercizio di attività professionale, mediante delega processuale, in periodo di sospensione disciplinare

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che, nel periodo di sospensione disciplinare, eserciti attività professionale quand’anche mediante il ricorso a sostituti processuali cui conferisca apposita delega (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per la durata […]

Read More &#8594

Procedimento disciplinare e condanna alle spese

L’art. 91 c.p.c. contiene una disposizione di portata e carattere generali applicabili ad ogni genere di giudizio, ivi compreso quello dinanzi al Consiglio Nazionale Forense (Nel caso di specie, la domanda in parte qua del ricorrente veniva rigettata stante l’inammissibilità e comunque infondatezza del ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Borsacchi), sentenza del […]

Read More &#8594