Chi ha deciso una precedente ricusazione può poi decidere il merito del procedimento disciplinare

L’incompatibilità che giustifica l’accoglimento dell’istanza di ricusazione per avere il giudice conosciuto del merito della causa in un altro grado dello stesso processo non è ravvisabile nell’ipotesi in cui gli stessi componenti del Collegio investito della decisione sul merito abbiano già deciso su una precedente istanza di ricusazione proposta dal medesimo incolpato, in quanto la […]

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Procedimento disciplinare e ricusazione: l’errore formale non comporta l’invalidità sostanziale del provvedimento decisorio

L’inammissibilità del ricorso per ricusazione deve essere pronunciata con ordinanza impugnabile (art. 8 Reg. CNF n. 2/2014), ma l’eventuale diversa qualificazione del provvedimento (nella specie, “decisione”, peraltro come da rubrica dell’art. 8 cit.) non comporta di per sè alcun vulnus del diritto di difesa, giacché -fermo il principio di conservazione del provvedimento amministrativo- per determinarne […]

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Le incompatibilità previste per i componenti della sezione disciplinare non si applicano alla sezione che decide la ricusazione

L’incompatibilità di cui all’art. 50 co. 3 L. n. 247/2012 (secondo cui non possono far parte della Sezione CDD componenti provenienti dallo stesso COA dell’incolpato) e il limite di cui all’art. 2 Reg. CNF n. 2/2014 (secondo cui non possono far parte della Sezione CDD più di due componenti provenienti dallo stesso COA “ove non […]

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La riunione e la separazione dei procedimenti disciplinari

Rientra nella discrezionalità del Giudice della deontologia disporre la riunione e la separazione dei procedimenti disciplinari a carico di uno stesso incolpato, il quale in proposito non può pertanto lamentare alcuna violazione del proprio diritto di difesa. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Consales), sentenza n. 142 del 26 maggio 2025 NOTA:In senso conforma, […]

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La costituzione della sezione del CDD in (asserita) violazione dei criteri di composizione non è causa di invalidità del procedimento

Il procedimento che si svolge davanti ai CDD è di natura amministrativa e, pertanto, gli eventuali vizi relativi alla composizione, o convocazione, del collegio giudicante non costituiscono cause di nullità del procedimento; eventuali vizi devono infatti essere rilevati nel corso del procedimento (Nel caso di specie trattavasi di decisione su istanza di ricusazione). Consiglio Nazionale […]

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Inadempimento del mandato e mancate o false informazioni al cliente

Viene meno ai doveri di diligenza, dignità, correttezza e decoro della professione forense l’avvocato che non dia corso al mandato ricevuto (art. 26 cdf) e dia false rassicurazioni al cliente sullo stato della pratica (art. 27 cdf), trattandosi di comportamenti censurabili che compromettono la credibilità e il ruolo dell’avvocatura e minano l’affidamento dei terzi. Consiglio […]

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Sanzione deontologica attenuata dall’assenza di precedenti disciplinari e dal buon comportamento processuale dell’incolpato

Nei procedimenti disciplinari, l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di gravità dei fatti addebitati ed i concorrenti criteri di valutazione, quali ad esempio […]

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L’impugnazione sul solo quantum (della sanzione) consolida la decisione sull’an (della responsabilità)

L’impugnazione al CNF esclusivamente sulla quantificazione della sanzione irrogata (nella specie, ritenuta eccessiva dall’appellante), comporta il formarsi di un giudicato sostanziale ed un implicito riconoscimento di veridicità dei fatti consacrati nel capo d’incolpazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Palma), sentenza n. 137 del 26 maggio 2025 NOTA:In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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La citazione a giudizio dell’incolpato deve contenere l’enunciazione in forma chiara e precisa degli addebiti

In tema di procedimento disciplinare, la citazione a giudizio dell’incolpato deve contenere “l’enunciazione in forma chiara e precisa degli addebiti” (art. 59 co. 1 lett. d n. 2 L. n. 247/2012 e art. 21 n. 2, lett. b) Reg. CNF n. 2/2014). Conseguentemente, deve affermarsi la violazione della regola della corrispondenza tra la contestazione e […]

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La produzione in giudizio di corrispondenza riservata è un illecito istantaneo

Ai fini della prescrizione dell’azione disciplinare, la violazione del divieto di cui all’art. 48 cdf è un illecito deontologico di carattere istantaneo, che si consuma ed esaurisce al momento stesso della produzione in giudizio della corrispondenza riservata tra colleghi. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Feliziani), sentenza n. 136 del 21 maggio 2025 NOTA:In senso […]

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