Il quesito (del COA di Lecce) verte sulla possibilità di perseguire disciplinarmente un avvocato già cancellato dall’albo a seguito di provvedimento esecutivo, ancorché non ancora definitivo.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene, sul punto, di confermare quanto già affermato nel recente parere 27 aprile 2005, n. 37, ossia che l’avvocato che subisce una sanzione a carattere interdittivo dell’esercizio professionale è sottratto all’esercizio del potere disciplinare dell’Ordine, che è espressione della supremazia speciale dell’Ente sulla comunità […]

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Il quesito (del COA di Napoli) concerne la possibilità, per il Consiglio dell’Ordine, di proseguire ulteriori procedimenti disciplinari nei confronti di un avvocato che abbia subito la sanzione disciplinare della cancellazione.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “L’esercizio della potestà disciplinare, sia istruttoria che sanzionatoria, consegue sempre alla presenza del soggetto incolpato tra gli iscritti all’albo, posto che questa è la indefettibile condizione per affermare la giurisdizione del Consiglio sul soggetto. Dal momento della cancellazione il […]

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La Camere di Conciliazione ed arbitrato, istituita presso, la CONSOB chiede di sapere: “se ed in quale misura gli effetti del provvedimento disciplinare di censura irrogato nei confronti di un avvocato da parte dell’ordine di appartenenza, siano suscettibili di affievolimento e/o cessazione nel tempo”. Ciò con particolare riferimento ai requisiti di onorabilità.

Una corretta soluzione della questione proposta dalla Camera di Conciliazione e arbitrato, istituita presso la CONSOB, non può prescindere dall’esame di due distinte problematiche sottese alla stessa. La richiesta di chiarimenti, infatti, porta all’attenzione di questo CNF una prima questione di carattere generale attinente gli affetti del trascorrere del tempo sulle sanzioni irrogate nei confronti […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, con nota del Consigliere Tesoriere in data 29 giugno 2010, prot. n. 539/2010, ha sottoposto il seguente quesito: “se sia corretto che un iscritto, sottoposto alla sanzione della cancellazione, possa essere reiscritto dopo solo due anni dall’esecutività della sanzione mantenendo la data di anzianità (quella della sua prima iscrizione) ovvero se la stessa debba decorrere dalla data della reiscrizione”.

“La questione sollevata comporta – così come emergente dalla formulazione del quesito – l’analisi di due distinti profili: a) la sufficienza dello spatium di due anni dalla decorrenza dell’inflitta sanzione disciplinare ai fini della riammissione dell’interessato nell’albo; b) gli effetti di tale reiscrizione con specifico riguardo all’anzianità maturata precedentemente all’applicazione della cancellazione. La sanzione disciplinare […]

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