L’accordo sul compenso deve rispettare il criterio di proporzionalità

L’accordo sul compenso tra avvocato e cliente non può derogare al principio di proporzionalità, dovendo sempre essere correlato all’attività svolta. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Pisano), sentenza del 20 marzo 2014, n. 42 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Morlino), sentenza del 19 febbraio 2014, […]

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I limiti deontologici agli accordi sulla definizione del compenso professionale

L’avvocato può determinare il compenso parametrandolo ai risultati perseguiti (art. 45 c.d.f., ora 25 ncdf), fermo restando che, nell’interesse del cliente, tale compenso deve essere comunque sempre proporzionato all’attività svolta: siffatta proporzione rimane l’essenza comportamentale richiesta all’avvocato, indipendentemente dalle modalità di determinazione del suo compenso. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Morlino, rel. Borsacchi), sentenza del […]

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