Costituisce gravissimo illecito (anche) disciplinare, perché lede i principi di dignità, probità e decoro (art. 9 cdf) con conseguente pregiudizio per l’immagine e la dignità dell’intero ceto forense, il comportamento dell’avvocato che, mediante raggiri e millantando credito presso gli uffici del tribunale, si faccia consegnare ingenti somme per l’acquisto a prezzi vantaggiosi di beni mobili ed immobili oggetto di esecuzione forzata e destinati alle aste giudiziarie, poi in realtà non aggiudicati né mai consegnati ai potenziali acquirenti vittime di truffa.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 121 del 28 Aprile 2025 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Roma, delibera n. 66 del 03 Giugno 2021 (sospensione)
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