L’appropriazione di somme mediante abuso della disponibilità ottenuta per ragioni di ufficio in veste di delegato dal Giudice, quindi con approfittamento della funzione pubblica, costituisce comportamento gravissimo che lede enormemente l’immagine della professione forense (Nel caso di specie, il professionista delegato era stato condannato in via definitiva per essersi appropriato di somme della procedura esecutiva -circa 175mila euro- senza l’autorizzazione del giudice. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha respinto l’impugnazione proposta avverso la decisione con cui il CDD aveva irrogato all’incolpato la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione forense per anni tre).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Di Campli), sentenza n. 59 del 13 maggio 2022
NOTA:
In arg. cfr. pure Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Virgintino), sentenza n. 117 del 22 maggio 2021 nonché Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Savi), sentenza del 12 settembre 2018, n. 109.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 59 del 13 Maggio 2022 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Firenze, delibera del 07 Agosto 2018 (sospensione)
0 Comment