Sospensione per l’avvocato che, in qualità di amministratore di sostegno, induca il beneficiario a modificare i beneficiari della polizza vita

Costituisce gravissimo illecito disciplinare (oltreché penale) il comportamento dell’avvocato che, nella sua qualità di amministratore di sostegno o tutore del beneficiario o dell’interdetto, induca quest’ultimo a compiere un atto implicante effetti giuridici dannosi per lui e per i suoi eredi (Nel caso di specie, approfittando delle precarie condizioni fisiche e mentali del beneficiario -che di lì a pochi giorni sarebbe infatti deceduto- l’avvocato lo aveva indotto a modificare i beneficiari della polizza vita, a favore di un proprio sodale, entrambi poi condannati in via definitiva anche in sede penale).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Cosimato), sentenza n. 45 del 27 marzo 2023

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 45 del 27 Marzo 2023 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: CDD Bologna, delibera n. 10 del 30 Marzo 2019 (sospensione)
abc, Giurisprudenza CNF

Related Articles

0 Comment