Sospensione per l’avvocato che, con attori e trucchi di scena, millanti successi professionali propri o di colleghi compiacenti

Costituisce violazione dei principi di decoro, probità, dignità e correttezza, nonché delle norme sulla riservatezza e sull’accaparramento della clientela, il comportamento dell’avvocato che rilasci interviste e partecipi a programmi televisivi all’uopo ingaggiando attori affinché interpretino la parte di clienti difesi con successo in vicende di grande clamore mediatico (nella specie, il naufragio della nave “Costa Concordia”), ovvero camuffando la propria identità personale, anche attraverso l’uso di parrucche o altro, per fingere così di essere il cliente a sua volta difeso con successo da altro avvocato compiacente (nella specie, il coniuge), per di più finendo smascherato da una popolare trasmissione televisiva (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per la durata di mesi quattro).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Allorio), sentenza n. 141 del 5 dicembre 2019

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 141 del 05 Dicembre 2019 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Civitavecchia, delibera del 27 Novembre 2014 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 5420 del 26 Febbraio 2021 (respinge)
abc, Giurisprudenza CNF

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