Radiazione per l’avvocato condannato per corruzione in atti giudiziari nell’esercizio della sua funzione di giudice onorario

Il comportamento dell’avvocato che, nelle sue funzioni di giudice onorario, si sia macchiato del reato di corruzione in atti giudiziari, lede l’immagine e la dignità dell’intero ceto forense ed è totalmente incompatibile con il giuramento e l’impegno solenne di cui all’art. 8 L. n. 247/2012, sicché tale illecito non può che portare all’applicazione della sanzione disciplinare più grave per l’assoluta violazione dei principi di lealtà, probità, dignità, decoro e diligenza (Nel caso di specie, il professionista, che esercitava la funzione di coordinatore Giudice di Pace, era stato condannato dal tribunale penale ad anni sei di reclusione per corruzione in atti giudiziari, in concorso con altre 26 persone, tra cui avvocati e magistrati onorari del proprio e di altri uffici. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della radiazione).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Giraudo), sentenza n. 12 del 25 gennaio 2021

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 12 del 25 Gennaio 2021 (respinge) (radiazione)
- Consiglio territoriale: CDD Bari, delibera n. 8 del 29 Gennaio 2019 (radiazione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 19030 del 06 Luglio 2021 (respinge)
abc, Giurisprudenza CNF

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