L’appropriazione di somme mediante abuso della disponibilità ottenuta per ragioni di ufficio in veste di delegato dal Giudice, quindi con approfittamento della funzione pubblica, costituisce comportamento gravissimo che lede enormemente l’immagine della professione forense ed in quanto tale giustifica la massima sanzione disciplinare (Nel caso di specie, l’avvocato veniva condannato in sede penale a 4 anni di reclusione, nonché sanzionato con la radiazione perché, in qualità di custode sequestratario nell’ambito di una procedura esecutiva, si appropriava della complessiva somma di oltre 500mila euro).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Ollà), sentenza n. 235 del 31 maggio 2024
NOTA:
In senso conforme, per tutte, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Virgintino), sentenza n. 117 del 22 maggio 2021.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 235 del 31 Maggio 2024 (respinge) (radiazione)- Consiglio territoriale: CDD Reggio Calabria, delibera n. 1 del 24 Giugno 2022 (radiazione)
0 Comment