Procedimento disciplinare – Rapporti tra procedimento disciplinare e giudizio civile – Autonomia.

Il procedimento disciplinare è autonomo rispetto al giudizio civile, infatti l’accertamento compiuto dal giudice civile e quello compiuto dall’organo disciplinare hanno oggetto e finalità diverse: così nelle espressioni sconvenienti ed offensive mentre il primo giudice valuta il carattere offensivo delle difese e il loro rapporto con l’oggetto della causa, il secondo deve valutare le espressioni utilizzate, tenendo conto della situazione determinatasi, della potenzialità offensiva verso la classe forense e di ogni altro autonomo elemento. (Nella specie è stato pertanto ritenuto irrilevante ai fini della responsabilità deontologica che il giudice civile avesse ordinato la cancellazione di espressioni in atti di causa, in quanto il giudice disciplinare aveva ritenute dette espressioni non lesive dell’onore del collega e delle classe forense). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Milano, 3 luglio 2003).

Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. MORGESE), sentenza del 30 ottobre 2007, n. 152

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 152 del 30 Ottobre 2007 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 03 Luglio 2003
Giurisprudenza CNF

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