Il giudice della deontologia, secondo un principio costantemente affermato anche dalla giurisprudenza della Corte regolatrice, ha ampio potere discrezionale nel valutare la rilevanza e la conferenza delle prove dedotte, sicché deve ritenersi legittimo il comportamento del COA che abbia rigettato la richiesta di audizione di alcuni testimoni spiegata dall’incolpato.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Sica), sentenza del 6 giugno 2013, n. 90
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 90 del 06 Giugno 2013 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Palermo, delibera del 05 Marzo 2009 (sospensione)
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