La decisione disciplinare deve, a pena di nullità, avere una motivazione che, se pur sintetica, deve essere in ogni caso congrua e corretta, tale da far individuare l’iter logico seguito dall’organo giudicante per pervenire alle conclusioni rassegnate nel provvedimento finale del procedimento. (Nella specie è stato accolto il ricorso e annullata la decisione che non era argomentata da una, se pur sintetica motivazione, e non indicava alcun fatto rilevante ai fini della responsabilità). (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Monza, 2 maggio 2005).
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 62 del 30 Maggio 2007 (accoglie) (assoluzione)- Consiglio territoriale: COA Monza, delibera del 02 Maggio 2005
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