È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale relativamente agli articoli 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61 e 62 della L. n. 247/2012, per ritenuto contrasto con gli artt. 2, 3, 4, 10 comma 1, 24, 35 comma 1 e 111 Cost., nella parte in cui non prevedono una tutela in tema di whistleblowing (D.Lgs n. 24/2023) per chi svolge la professione forense e abbia segnalato asseriti illeciti da parte del proprio giudice disciplinare, giacché, ai fini della concreta applicabilità della protezione, la legge richiede l’esistenza di un rapporto giuridico qualificato tra il segnalante e il segnalato (art. 3 commi 3 e 4 D.lgs. n. 24 cit.), e, in ogni caso, il procedimento disciplinare degli avvocati già prevede per l’incolpato le più ampie tutele nel rispetto della Costituzione.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Consales), sentenza n. 141 del 26 maggio 2025
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 141 del 26 Maggio 2025 (respinge)- Consiglio territoriale: CDD Bologna, delibera del 22 Luglio 2024
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