In tema di prescrizione, occorre distinguere tra le violazioni deontologiche aventi carattere istantaneo da quelle che si concretizzano in una condotta protratta nel tempo, poiché per le prime il dies a quo del termine prescrizionale è rappresentato dalla commissione del fatto, mentre per le seconde esso va individuato nella data di cessazione della condotta medesima ovvero di altro atto o fatto all’uopo ritenuto idoneo.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Ollà), sentenza n. 235 del 31 maggio 2024
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 235 del 31 Maggio 2024 (respinge) (radiazione)- Consiglio territoriale: CDD Reggio Calabria, delibera n. 1 del 24 Giugno 2022 (radiazione)
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