Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che non adempia alle obbligazioni assunte, non pagando il fornitore informatico e che tenti di effettuare pressioni su un magistrato in ordine ad una causa precedente presso il suo ufficio, chiedendo insistentemente un colloquio riservato con lo stesso e rifiutando poi di farlo alla presenza del cancelliere invitato dal magistrato stesso ad assistere a garanzia della legalità dell’incontro. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per mesi due). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Firenze, 29 giugno 2005).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CRICRI’, rel. MORGESE), sentenza del 4 aprile 2007, n. 36
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 36 del 04 Aprile 2007 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Firenze, delibera del 29 Giugno 2005 (sospensione)
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