Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che in scritti difensivi usi espressioni sconvenienti ed offensive nei confronti del giudice e del collega di controparte. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Melfi, 13 giugno 2003).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. TIRALE, rel. MORGESE), sentenza del 19 ottobre 2007, n. 148
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 148 del 19 Ottobre 2007 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Melfi, delibera del 13 Giugno 2003
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