L’indebito trattenimento del danaro ricevuto dal cliente per un fine diverso dal pagamento della parcella

Integra illecito disciplinare la condotta dell’avvocato che, in assenza di espressa autorizzazione del cliente, trattenga le somme da questo consegnatoli ad altro fine in pretesa compensazione di crediti professionali ovvero le distragga rispetto allo scopo originario per cui queste erano state consegnate.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Siotto), sentenza del 12 novembre 2016, n. 328

NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Damascelli), sentenza del 7 maggio 2013, n. 68, Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Merli), sentenza del 27 dicembre 2012, n. 197; Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Broccardo), sentenza del 20 febbraio 2012, n. 11; Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Piacci), sentenza del 15 dicembre 2011, n. 183; Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Del Paggio), sentenza del 14 novembre 2011, n. 173; Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Florio), sentenza del 18 luglio 2011, n. 105; Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Mascherin), sentenza del 27 ottobre 2010, n. 172; Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Tirale, rel. Allorio), sentenza del 21 dicembre 2009, n. 187; Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Mascherin), sentenza del 16 luglio 2008, n. 74; Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cricrì, rel. Cardone), sentenza del 29 maggio 2006, n. 39.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 328 del 12 Novembre 2016 (accoglie) (censura)
- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 10 Maggio 2012 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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