L’emissione di assegni senza provvista ha rilevanza disciplinare (pur in assenza di una espressa e specifica previsione deontologica dell’illecito)

L’inadempimento derivante dall’emissione di assegni privi di copertura, pur avendo i caratteri di un illecito comune, è, tuttavia, da ricondurre nell’alveo disciplinare, pur in mancanza di una specifica previsione sanzionatoria, perché -in virtù della c.d. tipicità soltanto tendenziale dell’illecito deontologico- è comunque un comportamento idoneo, per modalità e gravità, a compromettere il rapporto di fiducia con il difensore per la stretta connessione con l’assolvimento dei propri doveri professionali.

Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Greco), sentenza n. 264 del 30 dicembre 2022

NOTA:
In senso conforme, da ultimo, Corte di Cassazione (pres. Cassano, rel. Esposito), SS.UU, sentenza n. 37550 del 30 novembre 2021.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 264 del 30 Dicembre 2022 (respinge) (censura)
- Consiglio territoriale: CDD Bologna, delibera n. 59 del 16 Luglio 2019 (sospensione)
abc, Giurisprudenza CNF

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