Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

La versione dell’esponente assume rilievo processuale di prova valida ai fini della formazione del convincimento del giudicante quando abbia trovato conferma in altri elementi di prova e a seguito di un vaglio dibattimentale particolarmente accurato

Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Mariani Marini), sentenza del 30 dicembre 2013, n. 230
NOTA:
In senso conforme, C.N.F. 02.03.2012 n. 27; id. 30.01.2012 n. 4; id. 16.03.2011 n. 21.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 230 del 30 Dicembre 2013 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Taranto, delibera del 19 Luglio 2012 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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