L’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti, che rappresentano certamente il criterio logico-giuridico inequivocabilmente a favore della completezza e definitività della istruttoria.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 303 del 19 Dicembre 2023 (respinge) (radiazione)- Consiglio territoriale: CDD Brescia, delibera del 11 Aprile 2023 (radiazione)
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