Le espressioni sconvenienti od offensive nei confronti del giudice

Nell’ambito della propria attività difensiva, l’avvocato non deve mai giungere ad atteggiamenti o comportamenti sconvenienti e violativi del Codice deontologico, che impone al professionista di mantenere con il giudice un rapporto improntato alla dignità e al rispetto sia della persona del giudicante, sia del suo operato.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Salazar), sentenza del 17 ottobre 2013, n. 185
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, CNF 4.6.2009, n. 65.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 185 del 17 Ottobre 2013 (respinge) (censura)
- Consiglio territoriale: COA Ancona, delibera del 29 Novembre 2010 (censura)
abc, Giurisprudenza CNF

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