L’avvocato è tenuto ad improntare la propria condotta professionale a lealtà e correttezza

L’avvocato è tenuto ad improntare la propria condotta professionale a lealtà e correttezza, evitando comportamenti che compromettano gravemente l’immagine che la classe forense deve mantenere nei confronti della collettività al fine di assicurare responsabilmente la funzione sociale che l’ordinamento le attribuisce.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Broccardo), sentenza del 6 giugno 2013, n. 86

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 86 del 06 Giugno 2013 (respinge) (cancellazione)
- Consiglio territoriale: COA Bari, delibera del 03 Marzo 2010 (cancellazione)
abc, Giurisprudenza CNF

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