La valutazione della condotta “irreprensibile” (già “specchiatissima e illibata”) nel caso di condanna penale

La valutazione del requisito della condotta irreprensibile (già specchiatissima ed illibata), necessario ai fini della iscrizione all’albo avvocati e al registro dei praticanti, va compiuta dal C.O.A. in modo autonomo ed indipendente anche dall’esito dell’eventuale procedimento penale che può aver coinvolto l’interessato.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. De Michele, rel. Labriola), sentenza del 8 aprile 2016, n. 68

NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Secchieri), sentenza del 30 ottobre 2015, n. 158, Consiglio Nazionale Forense pres. f.f. Perfetti, rel. Piacci, sentenza del 10 febbraio 2014, n. 2.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 68 del 08 Aprile 2016 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Massa, delibera del 18 Luglio 2014
abc, Giurisprudenza CNF

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