Vìola l’art. 29 ncdf (già art. 43 cdf), l’avvocato che richieda compensi eccessivi (nella specie, di oltre la metà) o per attività professionali non eseguite (nella specie, per la redazione di una transazione alla quale non aveva partecipato), o comunque maggiori di quelli già indicati in precedenza senza averne fatto espressa riserva.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Iacona), sentenza del 1° giugno 2017, n. 68
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Logrieco), sentenza del 9 marzo 2017, n. 13, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Esposito), sentenza del 7 marzo 2016, n. 39, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Neri), sentenza del 22 dicembre 2014, n. 203, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Tacchini), sentenza del 8 giugno 2013, n. 94, Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Mauro), sentenza del 21 luglio 2009, n. 79.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 68 del 01 Giugno 2017 (accoglie) (avvertimento)- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 24 Marzo 2014 (censura)
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