Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché in violazione del dovere di lealtà e correttezza, l’avvocato che chieda il pagamento del compenso professionale al proprio cliente pur avendo già ottenuto il pagamento della parcella dalla compagnia di assicurazione.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Sica), sentenza del 23 luglio 2015, n. 135
NOTA:
Corte di Cassazione, ordinanza n. 3734 del 25 febbraio 2016 ha respinto l’istanza di sospensione cautelare della sentenza di cui in massima.
In senso conforme, Cons. Naz. Forense 03-11-2004, n. 243.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 135 del 23 Luglio 2015 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 19 Novembre 2012 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 13577 del 04 Luglio 2016 (respinge)
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