Sebbene le condizioni di salute psicofisica dell’incolpato non costituiscano, di per sè sole, una scriminante per l’illecito deontologico (per il quale è infatti sufficiente la volontarietà dell’azione), pur tuttavia ben possono incidere -mitigandola- sulla relativa sanzione disciplinare (Nel caso di specie, trattavasi di inadempimento al mandato professionale).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Favi), sentenza n. 60 del 10 marzo 2025
NOTA:
In senso conforme, da ultimo, CNF n. 487/2024, CNF n. 4/2024, CNF n. 261/2023.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 60 del 10 Marzo 2025 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: CDD Venezia, delibera n. 28 del 21 Febbraio 2022 (sospensione)
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