La malattia dell’incolpato non scrimina l’illecito ma può eventuamente attenuare la sanzione

Sebbene le condizioni di salute psicofisica dell’incolpato non costituiscano, di per sè sole, una scriminante per l’illecito deontologico (per il quale è infatti sufficiente la volontarietà dell’azione), pur tuttavia ben possono incidere -mitigandola- sulla relativa sanzione disciplinare.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Palma, rel. Arnau), sentenza n. 487 del 31 dicembre 2024

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 487 del 31 Dicembre 2024 (respinge) (richiamo)
- Consiglio territoriale: CDD Firenze, delibera del 08 Febbraio 2021 (richiamo)
Giurisprudenza CNF

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